Sta suscitando ampie polemiche nel Regno Unito la scelta di trasformare dopo la pandemia di Covid-19 gli hotel in ostelli per migranti, con investitori “opportunisti” che “rischiano” di guadagnare, attraverso la loro gestione, sino a undici milioni di sterline all’anno. L’inchiesta, realizzata dal quotidiano “Daily Mail”, si è concentrata sulla catena “H&H Hotels”, che gestisce attualmente quattro hotel sul mare a Skegness, nel Lincolnshire, al cui interno sono ospitati i richiedenti asilo. Essi saranno chiusi al pubblico e ceduti alla Serco, società privata responsabile di dare un tetto alle centinaia di migranti che arrivano in Gran Bretagna ogni giorno.



Il Ministero dell’Interno paga fino a 150 sterline a notte per ogni migrante, il che significa che H&H potrebbe – come accennavamo – guadagnare 11 milioni di sterline all’anno affittando camere al governo. Secondo i dati ufficiali, quasi 50mila migranti e rifugiati sono attualmente ospitati in 140 alberghi del Regno Unito, per un costo di 6,8 milioni di sterline al giorno.



HOTEL CONVERTITI IN OSTELLI PER MIGRANTI, IL MINISTERO DELL’INTERNO: “SISTEMA DI ASILO SOTTOPOSTO A ENORMI PRESSIONI”

Come denunciato dal “Daily Mail”, quindi, la tendenza diffusa in tutto il Paese è quella di chiudere improvvisamente gli hotel al pubblico per lasciare spazio ai migranti e ottenere così soldi sicuri dal Ministero dell’Interno. Il tabloid ha raccolto la testimonianza di un albergatore che ha convertito di recente la sua attività. Egli ha dichiarato che il Ministero dell’Interno gli ha offerto 1,5 milioni di sterline all’anno, cifra decisamente superiore rispetto alle 57mila sterline di profitto annuo che realizza normalmente.



Un portavoce del Ministero dell’Interno ha asserito che: “Il sistema di asilo è sottoposto a enormi pressioni. Le decisioni sui membri del pubblico che soggiornano temporaneamente negli hotel e sul personale sono di competenza degli albergatori e l’Home Office invita i fornitori a condurre un’accurata due diligence prima di utilizzare un sito web”. Sulla questione migranti e hotel convertiti, insomma, anche a livello governativo non sembra regnare troppa chiarezza…