Howie Hawkins, candidato del Partito Verde alle elezioni Usa 2020, ha sulle sue spalle un’importante responsabilità. Il suo nome finirà sui libri di storia, come quello di colei che lo ha preceduto alla guida dello schieramento ambientalista, per aver deciso il presidente americano conquistando poco più dell’1% dei voti? Letta così potrebbe apparire come una forzatura, ma se gli elettori in Pennsylvania, Michigan e Wisconsin avessero votato per Clinton piuttosto che per Jill Stein del Partito dei Verdi, oggi alla Casa Bianca avremmo avuto Hillary e non Donald Trump. E chissà quale piega avrebbero preso le sorti degli Stati Uniti d’America, e con essi quelli del mondo intero. L’idea che Howie Hawkins possa ripetere lo “scherzetto” ai danni dei Democratici è apparsa concreta a partire dalla conquista della nomination presidenziale ad opera di Joe Biden. A chiarirlo è stato il candidato in persona, un attivista sindacale di lungo corso che, come riportato da Politico, ha dichiarato: “Abbiamo profughi di Bernie Sanders che arrivano a raffiche sin dal Super Tuesday“.



HOWIE HAWKINS, IL CANDIDATO DEL PARTITO VERDE ALLE ELEZIONI USA 2020

Dopo l’esperienza traumatica del 2016 il Partito Democratico avrà sviluppato gli anticorpi contro le insidie rappresentate dal Partito Verde oggi rappresentato da Howie Hawkins? Il convincimento all’interno della campagna di Biden è che Jill Stein penalizzò Hillary perché molti elettori democratici sottovalutarono le chance di vittoria di Trump, decidendo così di convogliare il proprio voto su un altro partito. Un errore che oggi la maggior parte dei democratici non ripeterebbe, come sintetizza Jeff Weaver, assistente di lunga data di Sanders a capo di un Super PAC dedicato alla mobilitazione degli elettori di Sanders per Biden: “Anche quelli di noi che pensavano che Trump potesse vincere pensavano che avrebbe vinto Hillary Clinton, e penso che questo abbia dato alle persone la licenza per andare a votare per candidati di terzi partiti. Ma adesso non è così. Sappiamo che Trump può vincere“. Hawkins però può fare leva su argomenti molto sensibili per l’elettorato dem, in particolare quello più progressista, e ne è ben consapevole:”Il messaggio principale è: se tu eri con Bernie Sanders per Medicare for All e il Green New Deal, allora siamo il biglietto per queste cose. Non sprecare il tuo voto per ciò che non vuoi“, ha detto il candidato del Partito Verde riferendosi chiaramente a Joe Biden. Cosa decideranno gli elettori più radicali? Sceglieranno un voto di opinione o baderanno al sodo pur di battere Trump? Se il copione del 2020 ricalcherà anche solo in parte quello del 2016 dalla risposta a questo quesito potrebbe dipendere l’esito dell’intera elezione presidenziale.

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