L’HPV è un tipo di infezione particolarmente diffusa, provocata dal virus umano papillomavirus, se contratta può provocare problemi più o meno gravi dalle semplici lesioni benigne come ad esempio le verruche fino ad essere causa di tumori al collo dell’utero nel caso di trasmissione a livello genitale. L’HPV infatti rappresenta il principale fattore di rischio di sviluppo del cancro della cervice uterina nelle donne. La prima regola per evitare questo problema è la prevenzione e la vaccinazione, come stabilito dalla comunità scientifica internazionale.



Nel caso di accertata presenza del virus, attraverso Pap-test e HPV test, esistono diversi tipi di trattamenti utili, ma principalmente chirurgici e preventivi alla formazione di una lesione più grave che potrebbe diventare tumorale. Una speranza per il futuro, alternativa alla chirurgia arriva da un nuovo studio britannico, condotto dal centro di virologia dell’Università di Glasgow. Sono state utilizzate dal team le terapie a microonde con macchina Swift, usata attualmente per eliminare le verruche cutanee recidive. I risultati sono stati un successo anche per quanto riguarda le lesioni interne precancerose cervicali.



Come funziona il trattamento a microonde per HPV

Il trattamento a microonde usato principalmente per le verruche, ha dimostrato una grande efficacia anche per quanto riguarda l’eliminazione di lesioni tumorali alla cervice uterina provocate da papillomavirus. La cura prevede l’uso di una sonda per microonde riscaldata a 48 gradi, in grado di eliminare le cellule del virus. Questo tipo di cura non solo si è rivelato attivo nella cura di almeno il 76% dei ceppi di HPV, ma ha garantito anche la salvaguardia dei tessuti sani. Cosa che invece non è assicurata nella chirurgia, perchè vengono asportate porzioni comprese di tessuto circostante.



Nelle verruche cutanee questo trattamento già favorisce, oltre che l’eliminazione, anche la prevenzione di recidive di gran lunga superiore in percentuale rispetto all’azoto liquido, che è efficace solo per il 33%. Secondo la dottoressa e ricercatrice Sheila Graham, questa azione efficace potrebbe essere causata proprio dalla combinazione tra temperatura e microonde, utili a favorire uno shock termico che inattiva le proteine dell’HPV. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Lancet, i test sono ancora in corso e presto potrebbe partire una sperimentazione sui pazienti in ospedale.