Microsoft come Google nel caso Huawei. Anche il gruppo di Redmond si adegua alla linea dell’amministrazione Usa, che ha inserito il colosso cinese nella lista nera commerciale a causa di problemi alla sicurezza nazionale. Anche Microsoft dunque ha cominciato a non accettare più nuovi ordini dal gruppo cinese. In particolare, ha ritirato i laptop prodotti dall’azienda cinese dal suo negozio online. La decisione però non è ancora ufficiale: Microsoft in fatti non ha ancora rilasciato una dichiarazione in merito. Solo qualche giorno fa Google aveva vietato l’utilizzo del suo sistema operativo Android sugli apparecchi del secondo produttore di smartphone più importante al mondo. Dal canto suo il gruppo cinese ha respinto le accuse sostenendo che si tratta di iniziativa totalmente ingiustificate. «Di recente sono state imposte a Huawei alcune restrizioni che mirano a ostacolare i nostri rapporti commerciali», ha dichiarato a tal proposito Ken Hu, il deputy chairman di Huawei in occasione della Conferenza sulla Cybersicurezza Nazionale di Potsdam.
HUAWEI, MICROSOFT COME GOOGLE: NON ACCETTA NUOVI ORDINI
La notizia dell’iniziativa di Microsoft contro il colosso cinese è stata lanciata dal South China Morning Post, secondo cui la multinazionale fondata da Bill Gates avrebbe smesso di accettare nuovi ordini dal gigante di Shenzen dopo il bando di vendita di componenti da parte delle società Usa a Huawei emesso la settimana scorsa dall’amministrazione Usa. Inoltre, il team di servizi di Microsoft per Huawei avrebbe già lasciato gli uffici cinesi. Ma «questo non significa che Microsoft non voglia più cooperare con Huawei», ha precisato al giornale di Hong Kong una fonte che preferisce restare anonima. «La sospensione delle attività di affari tra le due compagnie potrebbe essere solo temporanea». I sistemi operativi Windows presenti sui pc di Huawei non saranno colpiti dalla decisione, quindi sarà possibile ancora scaricare gli aggiornamenti e le protezioni di sicurezza. Intanto l’azienda cinese potrebbe lanciare presto il nuovo sistema operativo sviluppato internamente. L’ipotesi è che potrebbe essere pronto per l’autunno di quest’anno.