Nuovo dramma per la famiglia Maradona: dopo la morte del mito Diego, ora il fratello Raul si trova in ospedale in Argentina a causa del covid. A raccontare le ultime è l’altro fratello, Hugo, in collegamento con il programma di Rai Uno, Storie Italiane: “Sabato l’hanno ricoverato per insufficienza respiratoria e due giorni fa l’hanno messo in terapia intensiva per problemi respiratori. Ieri gli hanno messo il plasma iperimmune, ha migliorato un po’ ieri sera, ma bisogna aspettare altre 24 ore per conoscere il risultato del plasma”.



Speriamo che quest’anno finisca presto – prosegue Hugo Maradona – perchè i problemi non finiscono mai, ma lui è forte e penso che ce la farà, ora c’è il vaccino; speriamo che riesca a respirare bene questi giorni grazie al plasma e poi potrà fare il vaccino”. Il fratello di Maradona ha aggiunto: “Fino a ieri sera era in terapia intensiva, bisogna aspettare altre 24 ore affinchè il plasma faccia il suo percorso e almeno i polmoni cominciano a migliorare e lui possa respirare un po’ meglio”.



RAUL MARADONA, FRATELLO DI DIEGO, IN OSPEDALE COL COVID: “HA 45 ANNI, SPERIAMO VADA BENE…”

“Lui ha tre anni in più di me, ha 45 anni – ha proseguito Hugo Maradona riferendosi all’età Raul – sui giornali hanno scritto male. Il problema è che in Argentina, come qua, stanno prima vaccinando gli anziani, ora stanno vaccinando gli under 60, e quindi deve aspettare ancora molto. Vicino a lui vi sono la moglie, i tre figli e le mie sorelle”. E ancora: “Vista la differenza di orario in Argentina sto dormendo poco, in attesa di notizie, sono preoccupato per vedere se questo plasma fa il suo percorso. Dobbiamo essere più forti di questo, penso che Dio mi stia mettendo alla prova, ma lui è forte e speriamo che vada tutto bene, io sono ottimista”. Il professor Broccolo, in collegamento, storce il naso: “La terapia al plasma non dà grande efficacia nei pazienti in stadio già avanzato, ma ha invece dimostrato di funzionare benino all’inizio della malattia, quindi bisognerebbe puntare su altri anticorpi, quindi non contro il virus ma contro l’infiammazione del polmone: la malattia va colpita in maniera diversa a secondo dello stadio”. Riprende la parola Hugo Maradona: “Non ho potuto parlare con i medici perchè il reparto di terapia intensiva è pieno, vedo se oggi riesco. Sono nervoso perchè sono lontano, non posso vederlo e non posso stargli vicino, è difficile”. Sulla questione eredità: “Io non intervengo su questa faccenda, l’unica cosa che mi interessa e che si mettano tutti d’accordo il prima possibile e che non se ne parli più. Mi fanno male questi litigi che stanno facendo questa gente maggiorenne, sia il giudice a stabilire a chi vada l’eredità, è inutile andare a parlare in tv. Stanno facendo cose che a me non piacciono, mi fa male”.

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