Il sequestratore di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo è libero. Le autorità turche nelle ultime ore hanno rilasciato un capo milizia siriano che è indicato come uno dei sequestratori delle due volontarie italiane rapite nel nord-ovest della Siria tra il luglio del 2014 e il gennaio del 2015. A darne notizia l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui il sequestratore sarebbe stato rilasciato da un non meglio precisato carcere turco. Hussam Atrash era stato incarcerato nel febbraio 2019 a Reyhanli, città turca frontaliera, in quanto accusato di aver avuto un ruolo di spicco nel rapimento delle due volontarie italiane e di averle “vendute” a miliziani qaidisti nella regione siriana di Idlib.Per la loro liberazione sarebbe stato pagato un riscatto di 11 milioni di dollari, secondo fonti siriane, e di quella somma ben 5 sarebbero finiti proprio nelle tasche del rapitore ora libero.
GRETA E VANESSA, LA NUOVA VITA DOPO LA LIBERAZIONE
Greta Ramelli e Vanessa Marzullo non si sono espresse sulla vicenda. Non parlano dalla liberazione di Silvia Romano, per la quale espressero il loro sostegno. «Essere liberi di impiegare la nostra vita per aiutare il prossimo è un dono meraviglioso. Abbracciamo Silvia, è una di noi», dissero le due volontarie che furono riportate a casa dopo cinque mesi di prigionia. Anche in quel caso le giovani vennero accusate di essersi avvicinate troppo alla linea del fronte, altri invece – come ricordato da Tpi nei mesi scorsi – criticarono le loro espressioni “rilassate” nei video che diffondevano i terroristi per minacciare il governo italiano. Ora le due sono tornate alla normalità. Vanessa Marzullo vive da anni a Pognano, una frazione di Bergamo, con suo padre. Greta Ramelli invece avrebbe proseguito gli studi in scienze infermieristiche. Le due giovani hanno mantenuto i contatti, ma non sono mai tornate in Medio Oriente.