Nella nuova puntata di Ossigeno spazio ai Baustelle, la band Indie rock italiano formatasi nel 1996 a Montepulciano e composta da Francesco Baianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini. Nel corso della serata condotta da Manuel Agnelli, il gruppo avrà la possibilità di esibirsi sulle note uno dei suoi successi più importanti “Amanda Lear”, portando in scena, sull’ormai celebre palco del “Lanificio” di Roma, il suo sound raffinato e sofisticato. I componenti del collettivo toscano danno vita, da oltre 20 anni, a un genere musicale a metà strada fra la canzone d’autore di genere pop e lo stile contemporaneo, una fusione resa assai più interessante dall’alternanza tra il linguaggio più colto e quello più popolare. Proprio per questo, da oltre due decenni, rappresenta una delle band più acclamate del panorama musicale italiano e i suoi successi, dal 2000 a oggi, sono tra i singoli più amati dagli appassionati del genere.
I Baustelle “Molti testi parlano della mia adolescenza”
Al timone dei Baustelle, il frontman Francesco Baianconi ha realizzato ben otto album in tutto. Classe 1973, oggi vive e lavora a Milano, ma non dimentica le sue origini toscane. “Non sono mai stato troppo legato al concetto di radici”, spiega l’artista in un’intervista realizzata da Ilaria Loreti per Repubblica.it, “ma è innegabile che quando da Milano, dove abito dal 2000, torno a Montepulciano, un certo rapimento di bellezza lo provo. I miei genitori – aggiunge il cantante – abitano nella frazione di Abbadia, vado a trovarli ogni volta che posso: ho una bimba di cinque anni, mi piace che entri in contatto con la natura e con l’aria buona. Lei sta bene in campagna”. Proprio le sue origini toscane sono spesso al centro dei suoi brani più importanti: “Molte cose dei Baustelle fanno riferimento al passato che ho vissuto in quella terra – spiega l’artista – anche con i miei colleghi e amici Rachele Bastreghi e Claudio Brasini, molti testi parlano della mia adolescenza ad Abbadia o delle esperienze fatte da studente in centro città”.