Con alle spalle una storia ormai secolare alle spalle, al’alba del 115esimo anniversario dalla fondazione dell’associazione Boy Scout of America– da cui hanno preso il via tutte le altre varie associazioni nazionali, tra le quali quella italiana – ha annunciato che presto cambierà nome: una scelta motivata dallo stesso Roger Krone (che dallo scorso anno è Amministratore delegato della società) con la volontà di rendere l’etichetta ‘boy scout’ più inclusiva, lasciando da parte quel boy che per anni e decenni ha confuso i nuovi iscritti e, soprattutto, le nuove iscritte.



Il cambiamento del nome, riferisce la Cnn citando un comunicato ufficiale dell’associazione, entrerà in vigore il prossimo febbraio proprio in occasione dell’anniversario, e verterà verso un più generale ‘Scouting America‘ che non faccia distinzioni basate sul sesso dei suoi membri. “Anche se questo potrebbe essere una sorpresa per alcuni di voi”, ha dichiarato il ceo di quella oggi nota come Boy Scout of America, “per noi si tratta di un’evoluzione semplice e del prossimo passo naturale per garantire che tutti i giovani americani si sentano accolti e riconosciuti in un’organizzazione destinata a servire tutti”.



Roger Krone: “Il 20% dei Boy Scout sono donne”

Nonostante il cambiamento di denominazione da Boy Scout a Scouting America, l’associazione ci tiene a far sapere che rimarranno invariati la missione e gli obiettivi dell’organizzazione, da sempre fine a preparare “i giovani nel corso delle loro vite a fare scelte etiche e morali instillando il giuramento e la legge scout” che rappresentano a pieno i “valori dell’America”.

Tornando un po’ indietro nella secolare storia dei Boy Scout, molti sapranno che fino al 2018 (almeno in America) alle donne non era permesso indossare la tipica divisa beige con il foulard, ma dopo un piano di espansione si sono aperte le porte a tutti e così il nome di ‘boy’ ha perso pian piano il suo senso originale. Ad oggi, riporta sempre la CNN, a fronte di un milione circa di giovani iscritti, poco meno del 20% sono donne, tra cui almeno 6mila sono riuscire a raggiungere il ‘rango’ più alto dei Boy Scout.