I cacciatori del cielo, diretto da Mario Vitale
Giovedì 20 luglio, andrà in onda, in prima serata su Rai 3 alle ore 21,40 il docu-film del 2023 intitolato I cacciatori del cielo, in occasione del Centenario dell’Aeronautica militare italiana. Il lungometraggio è diretto dal regista Mario Vitale, già autore e regista delle docu-serie Il Segno delle donne e Donne di Calabria in onda su Rai Storia. Il regista si è avvalso della consulenza del noto scrittore e storico Paolo Varriale, autore di diversi romanzi sul tema come Silvio Scaroni. L’Asso che divenne Generale e Gli assi italiani della Grande Guerra.
Il protagonista è Francesco Baracca, uno dei più importanti assi dell’aviazione italiana, ed è interpretato dal celebre attore Giuseppe Fiorello, commovente in molti dei suoi lavori come Giuseppe Moscati, Magnifica presenza di Ferzan Özpetek e Se chiudo gli occhi non sono più qui di Vittorio Moroni. Al suo fianco, nei panni del meccanico Bartolomeo Piovesan, l’attore Andrea Bosca, volto noto di numerose serie televisive come I Medici o La porta rossa.
La trama del film I cacciatori del cielo, una storia di eroismo patriottico
Ne I cacciatori del cielo vengono raccontate le vicende legate al personaggio di Francesco Baracca, un intraprendente e affascinante aviatore, e di tutti quei piloti che si distinsero durante la Prima guerra mondiale per le loro gesta e il loro coraggio, i cosiddetti “assi dell’aviazione italiana”.
Il 1° maggio 1917 gli assi costituirono la 91ª squadriglia aeroplani da caccia a Udine e diventarono celebri per i grandi successi ottenuti sul campo nell’abbattare gli aerei austro-ungarici, fino alla terribile sconfitta di Caporetto.
Anche l’aereo di Baracca fu abbattuto il 19 giugno 1918 e il suo corpo fu ritrovato privo di vita solo a distanza di 4 giorni. Al funerale, che si tenne il successivo 26 giugno, partecipò non solo una grande folla ma anche le più alte cariche civili e militari.
Grazie alle incredibili gesta di Baracca e dei suoi compagni, il 28 marzo 1923 venne sancita la fondazione dell’Aeronautica Militare, uno dei più grandi sogni del pilota.
La sua fidanzata, Norina Cristofoli, conosciuta pochi giorni prima della battaglia di Caporetto, decise di stabilirsi a Milano dove per diverso tempo le continuarono ad essere recapitate le lettere del suo amato. La donna divenne un’importante cantante lirica ma rimase per sempre fedele al ricordo di Baracca.