I cento passi, diretto da Marco Tullio Giordana
Sabato 9 settembre, andrà in onda, in seconda serata su Rai 1, alle ore 23, il film biografico del 2000 dal titolo I cento passi.
La pellicola è dedicata alla vita e all’omicidio di Peppino Impastato, ed è diretta dal regista Marco Tullio Giordana, conosciuto per le sue opere cinematografiche spesso ispirate a vicende storiche controverse e vincitore nella sua carriera di numerosi premi tra cui 4 David di Donatello.
Nei panni del protagonista, l’attore palermitano Luigi Lo Cascio, che con questo film segna il suo esordio, diventando ben presto uno degli attori impegnati più apprezzati del panorama italiano, tanto che Giordana lo sceglierà nuovamente per rappresentare altri suoi lavori come la miniserie Rai La meglio gioventù e i lungometraggi Romanzo di una strage e Sanguepazzo.
Nei panni del padre di Peppino, Luigi Impastato, l’attore Luigi Maria Burruano, che nella realtà era lo zio di Lo Cascio.
La trama del film I cento passi: un punto fermo nella lotta alla mafia, per non dimenticare
I cento passi è un film drammatico che narra la vera storia di Peppino Impastato (Luigi Lo Cascio), giornalista e attivista impegnato nella lotta a Cosa Nostra nella sua Sicilia.
Peppino è cresciuto in una famiglia purtroppo legata a questo tipo di ambiente, in particolare suo padre Luigi (Luigi Maria Burruano).
Peppino proverà in ogni modo ad allontanarsi da questo mondo, anche se il prezzo da pagare sarà molto alto.
Tutta la sua vita sarà costellata da eventi che segneranno il suo destino: dapprima l’assassinio di suo zio Cesare, diventato un mafioso, poi l’incontro con l’artista comunista Stefano Venuti e, in ultimo, il rifiuto del coinvolgimento della sua famiglia con Cosa Nostra.
Peppino inizia quindi a denunciare pubblicamente l’attività del boss del luogo, Gaetano Badalamenti (Tony Sperandeo).
Decide di non fermarsi nonostante le continue minacce, scrive numerosi articoli e inaugura Radio Aut, un’emittente da cui attacca gli esponenti di Cosa Nostra. Grazie alla sua attività inarrestabile, Peppino Impastato diventa un vero e proprio simbolo della lotta alla mafia e sceglie così di candidarsi alle elezioni comunali con il partito Democrazia Proletaria.
La morte improvvisa e misteriosa del padre però cambia il corso degli eventi, e Peppino viene ritrovato. in piena campagna elettorale, morto sui binari del treno, come ad inscenare un possibile suicidio…