Un falso post che circola sui social media sostenendo che il virus del covid-19 ha un livello di pH compreso tra 5,5 e 8,5, e dunque per respingere il virus le persone dovrebbero consumare alimenti alcalini. “Il pH del coronavirus varia da 5,5 a 8,5: tutto quello che dobbiamo fare, per sconfiggere il coronavirus, è assumere più alimenti alcalini che sono al di sopra del livello di pH del virus“, afferma in maniera falsa il post, citando il “Journal of Virology & Antiviral Research” che non ha mai però pubblicato ricerche di questo tipo e dunque aggiungendosi alle potenziali bufale che stanno girando sul coronavirus. “Un virus in sé non ha un pH“, ha affermato Sarah Stanley, professore associato di malattie infettive e vaccini presso la University of California, Berkeley School of Public Health. Stanley ha spiegato, smontando le false affermazioni del post, che “il pH è qualcosa che si applica a una soluzione a base di acqua, che un virus non è“. Inoltre, ha affermato come non sia possibile che la dieta modifichi il pH del sangue, delle cellule o dei tessuti. Il corpo regola i livelli di pH, non è qualcosa che può essere modificata autonomamente da una persona.
I LIVELLI DI PH SBAGLIATI NEL POST
Sarah Stanley ha ribadito la necessità di una dieta sana ed equilibrata, senza però caricare di responsabilità l’alimentazione riguardo “Mantenere una dieta sana ed equilibrata supporta l’immunità e può essere utile per combattere le infezioni. Tuttavia, non ci sono prove che il consumo di alimenti alcalini in particolare sia benefico“, ha detto. Il falso post elenca una serie di alimenti utili per combattere il nuovo coronavirus, tra quelli che possono rinforzare il sistema immunitario, tra i quali vengono elencati limoni e ananas, ma i livelli di pH forniti per ciascuno di questi frutti non sono corretti. Per esempio, viene indicato un livello di pH di 9 per gli ananas e un livello di 9,2 per i limoni, quando entrambi hanno un pH di circa 2, ha notato uno specialista in scienze alimentari. Si tratta dunque dell’ennesima bufala legata ai livelli di “alcalinità” del sangue: anni fa se ne parlava come di un qualcosa che poteva prevenire ed evitare il cancro, stavolta è il covid-19 ad essere protagonista, ma anche in questo caso le speranze riposte sono vane.