Stando all’ultimo rapporto redatto da Porte Aperte/Open Doors, sono più di 340 milioni nel mondo i cristiani che subiscono un alto livello di persecuzione o di discriminazione per via della loro fede, e in percentuale si tratta di ben un cristiano su 8, un numero impressionante. Persecuzioni ma anche uccisioni, visto che, stando al report di cui sopra, i cristiani che sono stati uccisi per via della loro fede sono risultati essere in crescita del 60% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, e la Nigeria risulta essere al momento la nazione dove si verificano i maggiori massacri.



In generale è comunque tutto il continente nero una terra pericolosa per i fedeli cristiani, visto che, nella classifica delle dieci nazioni dove si sono verificate più uccisioni, ben 8 appartengono all’Africa. A complicare ulteriormente le condizioni di vita dei cristiani, la situazione coronavirus, e a riguardo nel report si legge: «appare evidente come il Covid-19 abbia aggravato le vulnerabilità delle minoranze cristiane, aggiungendo ulteriori discriminazioni e pressione».



CRISTIANI PERSEGUITATI NEL MONDO: 1.710 RAPITI IN UN ANNO, 4 AL GIORNO

Più precisamente, durante l’ultimo anno sono stati 4.761 i cristiani che sono stati uccisi per la loro fede, per una media di tredici per ogni giorno. Inoltre, sono stati attaccati o chiusi 4.488 chiese e edifici simili (dodici al giorno), mentre sono stati 4.277 i cristiani che sono stati arrestati e incarcerati senza prima subire alcun processo. Infine vengono segnalati 1.710 cristiani rapiti, per una media di quattro ogni giorno. «Aumenta la persecuzione dei cristiani in termini assoluti e il Covid-19 – le parole di Cristian Nani, direttore di Porte Aperte – ha enfatizzato le discriminazioni. Dunque, cresce ancora una delle numericamente più imponenti persecuzioni mai sperimentate in questa terra. Per molti cristiani perseguitati, il lockdown dovuto alla pandemia ha significato essere chiusi in casa con il proprio persecutore. La famiglia che non accetta la fede del cristiano è spesso una delle fonti immediate di persecuzione».

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