E’ arrivata alla fine la lunga prima serata dedicata da Rai Uno a Roberto Benigni e alla sua rilettura dei dieci comandamenti: si è concluso con “Non desiderare la donna d’altri” e “Non desiderare la roba d’altri“, nono e decimo Comandamento che inizialmente erano accorpati: Benigni ha spiegato come l’intenzione non è quella di punire il semplice desiderio: vedere una donna e pensare che sia bella, “desiderarla” con pensiero non è certo peccato ma è anzi il motore che muove il mondo e fa vivere un’ambizione positiva dentro ognuno di noi. I Comandamenti invece indicano come peccaminoso l’architettare un piano che porti via gli affetti o le cose altrui, il vero atto di sottrarre qualcosa che non ci appartiene. Comandamenti che riguardano concezioni antiche per le quali anche le donne potevano essere considerate “proprietà“, ma in chiave moderna possono essere comunque attualizzati riferendosi ad affetti e bisogni altrui. (agg. di Fabio Belli)
I DIECI COMANDAMENTI DI BENIGNI: NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA
Si arriva all’ottavo comandamento, “Non dire falsa testimonianza“. Un Comandamento che Roberto Benigni sottolinea essere importantissimo: la verità è alla base della vita e della civiltà e il riferimento è evidente alla giustizia e ai tribunali, dove un tempo la giustizia andava in scena pubblicamente, unico posto in cui si poteva conoscere la verità. Non a caso “non dire falsa testimonianza” contestualizza il bisogno di non mentire che sarebbe stato troppo generico, visto che a volte non dire la verità può essere un eroico atto di coraggio e di resistenza, soprattutto sotto una tirannia. Benigni ha ricordato che anche alcuni martiri cristiani hanno rifiutato di dire la verità per non tradire la propria fede, ma ha ricordato comunque che l’assunto “la bellezza è verità, la verità è bellezza” è alla base dello sviluppo della civiltà. (agg. di Fabio Belli)
I DIECI COMANDAMENTI DI BENIGNI: ONORA IL PADRE E LA MADRE
Nella sua rilettura dei Dieci Comandamenti, Roberto Benigni è arrivato a “Onora il Padre e la Madre“. Uno dei comandamenti più importanti secondo l’artista toscano, che ha ricordato: “L’ingratitudine verso i genitori è una delle cose più odiose, ma purtroppo più antiche e diffuse nel genere umano. I genitori vanno onorati cercando di non farli soffrire, ad esempio evitando i litigi tra fratelli che sono per loro una delle cose più dure da sopportare. Ma ai genitori va regalato ciò che non si ha, perché è facile donare oggetti o cose semplici che possono velocemente surrogare il proprio amore. La cosa più importante da regalare è il tempo, che troppo spesso si dice di non avere per la propria madre e il proprio padre, che sono coloro che ci hanno creati. Si è per forza figli di qualcuno, anche se non si diventerà mai genitori, e finché nascerà un figlio e qualcuno sarà genitore, significherà che Dio non si è ancora stancato dell’umanità.” (agg. di Fabio Belli)
I DIECI COMANDAMENTI DI BENIGNI: LA CITAZIONE DI S. AGOSTINO
a partire l’appuntamento con i Dieci Comandamenti letti da Roberto Benigni. La Rai presenta in replica un appuntamento speciale col comico toscano che presentò in prima visione una rilettura personale dei Comandamenti che ebbe un enorme successo, con un record di share fissato al 37%. La rilettura di Benigni sarà rispettosa ma molto approfondita dal suo punto di vista: l’artista toscano ama citare Sant’Agostino che con il suo “ama e fa ciò che vuoi” secondo Benigni riassumeva tutti i comandamenti in uno, perché se si è mossi da puro e sincero amore si rispettano automaticamente tutti e dieci i comandamenti. Non mancano però le analisi approfondite di quelle che sono le leggi alle quali i cristiani obbediscono da millenni: si partirà ovviamente dal primo comandamento, “Non avrai altro Dio all’infuori di me“. (agg. di Fabio Belli)
I DIECI COMANDAMENTI DI BENIGNI FURONO RECORD DI SHARE
Per Roberto Benigni “i comandamenti sono tutti sorprendenti”. Come ricorda Repubblica, il noto attore – ieri tra i protagonisti dei David di Donatello 2020 – ci sono anche dei preferiti che, tendenzialmente, sono quelli senza il “non”. “Detti così perdono un po’ valore, ma leggendoli ho fatto le capriole: – ha infatti raccontato Benigni, per poi spiegare – ‘Onora il padre e la madre’ e ‘Ricordati di santificare le feste’. Sono davvero paradisiaci.” Nello show in onda questa sera su Rai1 a partire dalle 20.35, “Della Bibbia analizzeremo tutto, anche le contraddizioni. – ha ammesso l’attore e oratore, che ha infine aggiunto – Devo dire che l’Autore l’ha scritta proprio bene. Il racconto dell’Esodo è un esempio rivoluzionario, una strada da seguire, è d’ispirazione per qualsiasi moto di libertà, da Spartaco alle primavere arabe”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
I DIECI COMANDAMENTI “LEGGE DEI SENTIMENTI” SECONDO BENIGNI
A partire dalle 20.35 su Rai 1 parte “I dieci comandamenti” con Roberto Benigni che, tempo fa, li definì “la legge dei sentimenti”. L’artista ha spiegato come “per la prima volta ci vengono date delle regole, regole cosi attuali da impressionare. Diventano legge i sentimenti, l’amore, la fedeltà, il futuro, il tempo.” Quella che Roberto Benigni racconta in prima serata oggi, 9 maggio, “È la più bella storia del mondo, una storia che crediamo di conoscere ma che si rivela sempre nuova, tanto che pensavo di farne dieci serate.” Per il noto attore i comandamenti sono tutti sorprendenti, e la facilità di raccontarli è palese, almeno guardandolo all’opera. “Dedicare uno spettacolo alle parole più famose dell’umanità non ha nulla a che fare con il misticismo”, ha tenuto però a precisare. (Aggiornamento di Anna Montesano)
ROBERTO BENIGNI TORNA SU RAI 1
Sabato 9 maggio, in prima serata su Raiuno, Roberto Benigni torna ad essere il protagonista di uno spettacolo che è entrato nella storia della televisione italiana. Nel 2014, leggendo “I Dieci Comandamenti” in due serate che incollarono davanti ai teleschermi più di 10 milioni di telespettatori, Benigni riuscì a fare quello che, fino a quel momento, nessuno aveva fatto: leggere la Bibbia in tv e dimostrare quanto i suoi insegnamenti sia ancora attuali. Nello spettacolo realizzato dalla Melampo Cinematografica, la casa di produzione dello stesso Benigni e della moglie Nicoletta Braschi, il Premio Oscar parlava della Bibbia come, “il racconto più bello di tutti i tempi, anche perché l’autore del libro è anche l’autore di tutti i lettori”. Questa sera, la Rai manderà così in onda, in un’unica serata, uno spettacolo che è stato apprezzato non solo dai cattolici, ma anche dal mondo ebraico.
ROBERTO BENIGNI LEGGE LA BIBBIA: I DIECI COMANDAMENTI
Roberto Benigni, con il suo accento toscano e la sua capacità di rendere semplici anche le storie più complicate, in una specie di lungo monologo, torna a leggere e spiegare I Dieci Comandamenti che non sono solo i precetti che gli uomini devono seguire, ma sono la legge dell’amore, dei sentimenti. Tra tutti, i Comandamenti preferiti da Benigni sono quelli che non contengono la parola “non”. “Ricordati di santificare le feste ed onora il padre e la madre. “Sono davvero paradisiaci. Della Bibbia analizzeremo tutto, anche le contraddizioni”, ha raccontato Benigni. Quello di Benigni non è solo il racconto dei Dieci Comandamenti, ma è anche la consacrazione di un libro sacro come la Bibbia. «Quel libro è lo “spettacolo” per eccellenza. Penso non ci sia una storia più bella. Questi comandamenti fanno bene alla salute, ne abbiamo bisogno. È una storia che crediamo di conoscere ma poi si rivela sempre nuova. È la legge dei sentimenti. Per la prima volta ci vengono date delle regole, che sono così attuali da impressionare. Diventano legge i sentimenti, l’amore, la fedeltà, il futuro, il tempo», ha spiegato.
CON I DIECI COMANDAMENTI BENIGNI “CONQUISTA” PAPA FRANCESCO
Nel 2014, il racconto de I Dieci Comandamenti fatto da Roberto Benigni conquistò sia Papa Francesco che il rabbino capo di Roma. Il Santo Padre, come ricorda La Repubblica, alla vigilia della seconda serata, si complimentò direttamente con l’artista toscano che accolse con gioia la telefonata del Pontefice. Il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, invece, aveva twittato: “Sono rimasto piacevolmente stupito dalla quantità di messaggi midrashici che sono passati e dal modo in cui è stato presentato il Talmud”. Un evento unico quello che la Rai ha deciso riproporre in questo sabato sera di maggio.