I Gemelli di Guidonia tornano a Tali e Quali di Carlo Conti dopo il grandissimo successo riscontrato a Tale e Quale Show dove si sono classificati al primo posto. I vincitori dello show sono Pacifico, Gino ed Eduardo Acciarino, tre fratelli che hanno fatto una lunga gavetta in radio, teatro e tv. Le loro imitazioni di Orietta Berti, Achille Lauro e Fedez hanno conquistato critica e pubblico vincendo sia il varietà che il Torneo dei Campioni. Intervistati dalle pagine dell’Avvenire, i tre fratelli hanno parlato del trionfo a Tale e Quale Show. Proprio Pacifico Acciarino ha rivelato: “questa trasmissione ci ha dato la possibilità di fare emergere le nostre singole personalità. Io mai avrei pensato di sapere interpretare voci femminili, ma anche di sapere interpretare nelle movenze Angela dei Ricchi e Poveri”.



Anche Eduardo Acciarino ha aggiunto: “il bello di questa trasmissione è che scopri cose che non sapevi fare, ci siamo divertiti”. Non solo, i tre fratelli hanno poi aggiunto: “la nostra comicità ha sempre uno stile educato e leggero, che viene dalla nostra formazione ed è il nostro marchio di fabbrica”.



Gemelli di Guidonia: da Tale e Quale Show al grande successo

Pacifico, Gino ed Eduardo Acciarino, ossia i Gemelli di Guidonia, all’Avvenire hanno ricordato anche come sono riusciti a svoltare. E’ il 2013 quando incontrano Fiorello: “ci siamo presentati una mattina presto in punta di piedi alla sua Edicola Fiore. Ci ha fatto cantare e poi ci ha chiesto: “Se non avete da fare tornate domani?”. Da quel momento i tre sono diventati ospiti fissi de “L’ora del Rosario”, il programma radiofonico di Fiorello dove hanno imparato davvero tanto. “Abbiamo imparato ad essere pronti a tutto, all’estemporaneità, al ritmo della trasmissione che non deve mai annoiare, a fare sempre numeri brevi” – hanno raccontato i tre gemelli che hanno definitivamente spiccato il volo a Tale e Quale Show.



“L’esperienza a Tale e quale è diversa, è una grande scuola e una bella gara che non fa che arricchire il nostro bagaglio, oltre alla grande esposizione mediatica” – ha precisato Gino – “ma è un tassello in più rispetto a quello che già facciamo, siamo sempre concentrati sull’ironia, sul fare intrattenimento con la musica, far ridere e divertire. Siamo contenti che anche dalle nostre imitazioni questo messaggio sia passato. Noi abbiamo sempre giocato sulla linea sottilissima fra imitazione e parodia, perché il rischio di scimmiottare banalmente un personaggio c’è”. Infine parlando proprio delle imitazioni hanno sottolineato: “l’imitazione fine a se stessa serve a poco. Noi quando nei nostri show imitiamo qualcuno, lo immaginiamo in un’altra situazione spiazzante. Ci sono tanti imitatori bravissimi, ma noi cerchiamo di andare oltre, di arrivare alla gag, anche se un personaggio non lo imiti benissimo”.