Il viaggio nella musica de I Giganti

I Giganti, ospiti della puntata di Oggi è un altro giorno del 1° febbraio, regalano al pubblico di Raiuno grandi momenti musicali ripercorrendo tutta la loro straordinaria carriera e svelando retroscena inediti sul successo che dura da anni. Insieme dall’inizio degli anni ’60, a Serena Bortone, descrivono la loro unione musicale come “il matrimonio più lungo della storia”. “Un matrimonio un po’ friccicariello perchè vi siete ridotti nel corso degli anni”, commenta la padrona di casa. “Siamo ancora qua, amori”, rispondono i due musicisti. Dopo aver visto vecchi filmati con alcuni dei loro brani di maggior successo, poi, I Giganti parlano delle separazioni avute nel corso degli anni.



“Nel 196 abbiamo avuto la separazione per una lite banale derivante dallo stress. Nel 1970 siamo tortani insieme e poi c’è stata un’altra separazione”, raccontano I Giganti nati entrambi in famiglie di musicisti. “Mia mamma era insegnante di pianoforte. Ho cominciato a studiare con lei, ma non mi piaceva. Mi ha mandato poi al liceo musicale ma anche lì niente. Diciamo che sono un autodidatta e la prima canzone che ho imparato è stata Papaveri e Papere di Nilli Pilli”, dice Checco Marsella (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



I Giganti, chi sono: la nascita del gruppo

I Giganti, protagonisti della scena musicale italiana degli anni 70, saranno ospiti di Serena Bortone nella puntata di oggi, mercoledì 1° febbraio, di Oggi è un altro giorno. Agli inizi la formazione era composta dal batterista Enrico Maria Papes, dal chitarrista Mino Di Martino, dal bassista Giannino Zinzone, dal tastierista Checco Marsella e da Benvenuto Benny Pretolani al sax. Nel 1963, con l’ingresso di Sergio Di Martino – fratello di Mino – al posto di Zinzone e l’abbandono di Pretolani, si stabilizza il nucleo dei Giganti. Marsella rientra nel gruppo nel 1965.

Nel 1966 partecipano al Disco per l’estate con “Tema”, classificandosi terzi. La canzone raggiunge la vetta della Hit parade, dove resta per sette settimane, e vende un milione di copie. “Nel 1966 uscì “Una ragazza in due” e in un primo momento la Rai voleva censurarlo definendolo “canzone esagitata” (ma forse dava fastidio il titolo) ma poi uscì. Nel 1967 partecipiamo al Cantagiro con “Io e il presidente” e questa venne davvero censurata. Oggi fa sorridere ma allora “In un paese libero mi piace pensare che oggi non sono nessuno, domani sono il presidente della repubblica”, benché scritto nella Costituzione, non si poteva dire”, ha ricordato Enrico Maria Papes a Music Letter.

I Giganti: scioglimento e reunion

Nel 1967 I Giganti partecipano per la prima volta al Festival di Sanremo con “Proposta”, con cui conquistano il terzo posto. L’anno successivo torna al Teatro Ariston con “Da bambino”, in coppia col debuttante Massimo Ranieri. A settembre dello stesso anno il gruppo si scioglie. I Giganti tornano insieme nel ’70 e l’anno successivo pubblicano il loro lavoro più significativo, “Terra in bocca”. “Terra in bocca è un pretesto per diffondere, con i mezzi a nostra disposizione, il maggior numero di verità intorno al cosiddetto ‘fatto economico più rilevante dopo lo Stato’, cioè l’onorata società”, dichiararono all’epoca i Giganti in un articolo uscito su “Ciao 2001” nel 1972, e riportato nel libro di Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini, “Terra in bocca. Quando i Giganti sfidarono la mafia”, del 2009. Dopo qualche scioglimento e conseguente reunion, Papes e Marsella riformano il gruppo nel 1998, senza Sergio Di Martino, morto due anni prima, e senza suo fratello Mino.