Si torna a parlare di violenza fra i giovani in tv e la professoressa Maria Rita Parsi è stata ospite stamane in collegamento con il programma di Canale 5, Mattino Cinque News per parlare dei numerosi casi che si sono verificati negli ultimi tempi a Milano circa il danneggiamento delle auto ‘vip’ che vengono noleggiate per fare serate, anche a caro prezzo: “C’è un grande vuoto quando un giovane agisce così – ha raccontato la professoressa, psicologa, psicoterapeuta, docente, saggista e scrittrice italiana in diretta sul quinto canale questa mattina – distrugge, si droga, sballa, fa qualsiasi cosa e perde il controllo, è una maniera di gridare apertamente e faccio riferimento alle famiglie, relativamente a come si sta nelle famiglie e nel sociale e a quali modelli virtuali ed educativi si fa riferimento”.



Quindi Maria Rita Parsi ha proseguito: “Pensate alla frustrazione minima di Blanco che perchè non sente distrugge un parco intero. Loro distruggono per dire ho bisogno, io ovviamente condanno questi comportamenti ma vorrei che gli adulti che li stanno educando con i modelli che vengono sempre veicolati stanno mettendo questi ragazzi nelle condizioni di gridare aiuto attraverso la distruttività, divento violento quindi attiro l’attenzione, distruggo per raccontarvi quanto sono distrutto dentro”.



MARIA RITA PARSI: “C’E’ UNA MANCANZA DI VALORI”

Secondo la professoressa Maria Rita Parsi “C’è una mancanza di valori, questi ragazzi in crescita forse neanche maggiorenni… i genitori devono rendersi conto di ciò che sta succedendo, la prima agenzia educativa è la famiglia, la seconda agenzia è la scuola”.

L’esperta quindi si domanda, lecitamente: “Come vanno questi ragazzi a scuola che magari si sono sballati e hanno bevuto? E poi cosa si raccontano con i genitori, come è il dialogo fra figli e genitori?”. Quello della violenza giovanile è un fenomeno che purtroppo è cresciuto in maniera esponenziale con la pandemia di covid e il lockdown forzato. Maria Rita Parsi ha proseguito: “La strada è la formazione degli adulti, il problema è dare strumenti ai genitori, mettere al mondo vite è responsabilità. Secondo, gli insegnanti, la scuola deve essere al centro che sia aperta da mattina a sera con un equipe socio psico pedagogico. I ragazzi se non scoprono il piacere del sapere fanno la scalata dei voti oppure si disinteressano. Famiglie e scuole devono essere una comunità unica educante”.