La pandemia da Coronavirus ha avuto degli effetti negativi sui giovani, che tanto quanto gli adulti sono stati costretti negli ultimi 18 mesi a mettere da parte la vita mondana per evitare rischi su possibili contagi. Nell’era del Covid-19, in cui in tanti hanno vissuto isolati e lontani da amici e occasioni di svago ecco allora che si osserva un decremento di alcolici a favore dell’incremento di sostanze stupefacenti. A sottolinearlo è lo studio “Monitoring the future” che negli Stati Uniti ha osservato la tendenza dei giovani americani ad allontanarsi dagli alcolici per favorire cannabinoidi.



Secondo lo studio, spiegato tra le pagine de La Stampa, la pandemia ha avuto effetti inattesi sui più giovani che hanno preferito tenere bassi i bicchieri e accendere invece gli spinelli. “Monitoring the future”, studio sponsorizzato ogni anno dal National Institute on Drug Abuse dei National Institutes of Health e condotto dalla University of Michigan, ha infatti evidenziato un balzo netto della popolarità della cannabis che è tornata ai livelli degli anni ’80. Infatti, secondo quanto riferito, nel 2015 erano solo il 38% gli studenti che ammettevano di far uso di questo tipo di droga, nel 2020 si è passati invece al 44%. Per quanto riguarda l’alcol, invece, il consumo è sceso dal 62 al 56 per cento.



Non solo cannabis: le droghe in aumento

Secondo quanto si legge nello studio “Monitoring the future” condotto dalla University of Michigan, c’è stato anche un netto aumento di uso di sostanze come LSD e allucinogeni vari. Il consumo infatti rispetto agli anni precedenti è quasi raddoppiato, con l’uso al 2019 che era del 5 per cento e nel 2020 si è attestato al 9% per cento. I motivi che hanno portato a questo incremento non sono noti, la ricerca infatti non spiega perché le abitudini sono cambiate, ma di certo a giocare un ruolo fondamentale è stata la pandemia e la legalizzazione diffusa di marijuana e LSD per terapie mediche.



Guardando al calo degli alcolici, continua “Monitoring the future”, i dati dicono che nel 2019 il 35% degli studenti americani ammetteva di ubriacarsi al meno una volta al mese e il 32% faceva “binge drinking”, ovvero almeno 5 bicchieri in una sola serata. Al 2020 questi numeri sono stati stravolti: il 28% ammette di ubriacarsi almeno una volta al mese, chi beve tanto invece è calato al 24%.