Il dottor Stefan Kabisch ha parlato con il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung dei grassi contenuti negli alimenti, per lungo tempo condannati come male supremo dell’alimentazione, ma a suo dire per un semplice (ma ormai diventato complicato da invertire) fraintendimento che ha condizionato il dibattito. “In passato”, spiega, “sono stati demonizzati più di quanto fosse necessario”.
Furono i primi studi sui grassi, sottolinea, a dimostrare “che le persone che li mangiano hanno un rischio maggiore di morire per malattie cardiovascolari. Tuttavia, già all’epoca era stato riconosciuto che sono quelli saturi il problema principale”. Tutto questo, però, creò un doppio problema, perché le persone iniziarono ad applicare diete che ne prevedessero la minore quantità possibile, e le aziende alimentari ne hanno approfittato, “aggiungendo molto zucchero nei prodotti”, con l’effetto di “contribuire all’epidemia globale di obesità”. Il medico, però, ci tiene a sottolineare che “i grassi animali e quelli vegetali idrogenati sono chiaramente poco salutari”, mentre “in generale non si può sbagliare se sono vegetali, che sono liquidi a temperatura ambiente“.
L’esperto: “I grassi sono fondamentali per gli anziani”.
Insomma, secondo il dottor Kabish “i grassi non sono un problema di per sé”, mentre “è il modello alimentare a non essere sano” e a far ingrassare le persone, ricordando che “è necessario coprire anche il fabbisogno di altri nutrienti”. In tal senso, come fanno molti altri esperti, sottolinea che la dieta mediterranea è la più equilibrata e corretta, “molto pesce, molte verdure, noci, molti prodotti integrali, poca carne, pochi latticini e un po’ di riso”.
Rimanendo sul tema dei grassi, inoltre, il medico tedesco spiega che assumendoli in grandi quantità, senza bruciarli con l’attività fisica, “il fegato, i muscoli e le cellule adipose immagazzinano l’energia in eccesso” al punto che “il nostro copro deve produrre più insulina per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue”, ed è l’insulina a far ingrassare creando di fatto un cuscinetto. Questo cuscinetto di grassi, però, spiega, “nelle persone anziane può fungere da strato protettivo intorno all’osso dell’anca, che spesso si rompe in caso di cadute”, così come “può essere utile in caso di malattie gravi come l’infarto o il cancro”.