Nella prima puntata de I Medici 3, la città di Firenze ha fatto da scenario alla nuova battaglia tra Lorenzo e Papa Sisto IV. Reduce dalla Congiura dei Pazzi, dove il fratello Giuliano ha trovato la morte, il Magnifico non ha nascosto la sua sete di vendetta, con tentativi, del tutto vani, di ottenere da parte del Papa un’ammissione sulla sua partecipazione al complotto. La battaglia diplomatica si è combattuta su un terreno scivoloso, che ha visto inizialmente Firenze raggiunta da un provvedimento di scomunica. Lorenzo, però, è riuscito a ottenere l’aiuto dei Priori e, dopo aver riportato la calma in città, ha chiesto allo Stato Pontificio di siglare la pace. Tuttavia, ogni tentativo si è rivelato vano, spingendo le due potenze inevitabilmente verso il conflitto. La guerra ha visto Firenze, guidata dal mercenario Guiscardo, soccombere sotto gli attacchi dell’esercito dello Stato Pontificio, che ha potuto contare sin da subito sulla preziosa alleanza del Regno di Napoli. Lorenzo, però, non è rimasto con le mani in mano e, giocando le sue carte, è riuscito a ottenere nuove truppe.
I MEDICI 3: LA GUERRA TRA LORENZO IL MAGNIFICO E SISTO IV
Fra i tentativi che Lorenzo ha messo in atto per ottenere le truppe vi è l’incontro con la sua amante, Lucrezia. Un incontro che non è sfuggito sua moglie Clarice, che tuttavia si è limitata a osservare il colloquio da lontano. Il protagonista de I Medici 3, in particolare, ha chiesto alla sua amante di intercedere con suo marito Ardinghelli al fine di ottenere nuove milizie, ma il tentativo si è rivelato del tutto vano e il Magnifico si è ritrovato ancora una volta da solo. Messo alle strette dalle circostanze, e alla luce della situazione disastrosa della sua banca, Lorenzo ha fatto un passo indietro lasciando al consiglio la gestione dell’intera emergenza. Tuttavia, l’assenza di una personalità così importante ha immediatamente scatenato gli animi dei fiorentini, che hanno chiesto a gran voce il suo ritorno immediato. Raggiunto dalle suppliche dei Priori, Il Magnifico ha ripreso in mano quello che fino a poco tempo prima era il suo ruolo, ma stavolta lo ha fatto alle sue condizioni: costituendo il consiglio dei dieci e prendendo i pieni poteri. Lorenzo, però, non aveva previsto il tradimento di Giuscardo, che l’ha costretto a rompere gli indugi e chiedere aiuto a Napoli.