I Medici regge il confronto con il Trono di Spade?

Rai batte Sky 1 a 2. Può sembrare un paradosso, ma la fiction I Medici se la gioca benissimo con le serie tv cult Il Trono di Spade e Britannia, entrambe in onda su Sky Atlantic ed entrambe di genere drammatico. Certo, come una rondine non fa primavera, così una singola produzione di successo non fa della Rai il non plus ultra delle serie tv. C’è da dire che Sky, con questo tipo di lavori, ha collezionato negli anni numerosissimi “blockbuster del piccolo schermo”, telefilm che vanno avanti con successo da lungo tempo e di fronte ai quali il pubblico si mostra ancora entusiasta e trepidante. L’esempio più chiaro è proprio Il Trono di Spade, che è riuscito a fidelizzare il pubblico e a tenerlo incollato allo schermo per ore e ore di trasmissioni. A questo punto, la domanda sorge spontanea: com’è che, nell’era del “tutto e subito”, intrecci di questo tipo piacciono così tanto?



I Medici, Il Trono di Spade e Britannia: stesso pubblico “smanioso”

Non solo: questo pubblico proprio non si accontenta, delle “sole” tre stagioni de I Medici. I fan smaniano per sapere come si evolveranno le vicende di Lorenzo e Clarice, e non importa che entrambi i protagonisti siano già morti nella terza stagione. D’altra parte, I Medici è una serie dalla forte impronta religiosa: non c’è da stupirsi, se i telespettatori chiedono di seguirli pure nell’aldilà. Battute a parte, le cose si complicano con Il Trono di Spade, che attualmente conta ben otto stagioni. Sarà che in questo caso entra in gioco il fantasy (dunque l’immortalità), ma nemmeno i suoi personaggi avranno mai pace. Ed ecco subito un altro elemento che caratterizza tutte e tre le serie, e che in Britannia spicca in particolar modo: la guerra. I Medici, Il Trono di Spade e Britannia sono accomunate dall’epica cavalleresca, ingrediente che rende sapido tutti i brodi allungati.



Tre romanzi familiari

Queste serie tv “blasonate” (non a caso) somigliano quasi tutte a dei romanzi familiari a puntate. Semplificando, I Medici e Il Trono di Spade sono due storie di famiglia e di ascesa al potere dei suoi componenti, talvolta uniti, più spesso in contrasto. Il conflitto amore-onore non manca mai, come quando Lorenzo il Magnifico ammette di aver “sacrificato” sua figlia Maddalena per far ottenere una certa carica a un altro dei suoi rampolli, Giovanni. Quando la moglie lo rimprovera, lui dice di averlo fatto nel nome della famiglia e nel nome di Firenze. Anche in Britannia emerge un po’ di campanilismo che si trasmuta in sogni di gloria spesso e volentieri irrealizzabili. Savonarola docet: “sic transit gloria mundi”, e non c’è più niente da discutere. Ecco infine l’ultimo merito della Rai, lo stesso contribuisce a portarla in vantaggio: anche la storia e le gesta dei suoi, possono essere usate per intrattenere e istruire. Ottimo esempio di servizio pubblico.

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