I mongoli, diretto da André De Toth, Leopoldo Savona e Riccardo Freda

Giovedì 8 febbraio, andrà in onda, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 16,25, il film d’azione del 1961 dal titolo I mongoli. La pellicola è diretta in collaborazione dai registi André De Toth, Leopoldo Savona e Riccardo Freda, quest’ultimo in particolare si è occupato delle diverse scene di battaglia. Le musiche hanno invece la firma del compositore italiano Mario Nascimbene, artista che collaborò con grandi registi come Roberto Rossellini e Giuseppe De Santis e alla cui memoria è stato dedicato il premio Mario Nascimbene Award, che viene conferito a giovani compositori di colonne sonore.



Il protagonista è interpretato dall’attore di origini ucraine Jack Palance, noto in particolare per i suoi ruoli da cattivo e vincitore del Premio Oscar per la sua interpretazione in Scappo dalla città – La vita, l’amore e le vacche (1991).
Al suo fianco la splendida Anita Ekberg, entrata nella storia del cinema per la sua interpretazione nel film La dolce vita (1960) di Federico Fellini, con l’iconica scena in cui entra nella Fontana di Trevi.



La trama del film I mongoli: storia di una devastante invasione

I mongoli racconta le vicende dell’esercito comandato dal mitico condottiero Gengis Khan (Roldano Lupi) che, ormai arrivato in Europa, preme sui propri avversari. A Varsavia viene quindi convocata, con urgenza, un’assemblea dei principi dei più importanti Paesi, durante la quale si decide di riconoscere il possesso ai mongoli dei territori già conquistati, a patto che rinuncino a procedere ulteriormente con la loro avanzata.

Stefano di Cracovia (Franco Silva) viene scelto come ambasciatore per trattare con i nemici, ma Ogotai (Jack Palance), figlio di Gengis Khan e che detiene il potere in assenza del padre, rifiuta qualunque tipo di mediazione, mentre la sua consigliera, l’affascinante e intrigante Huluna (Anita Ekberg), tenta di assassinare Stefano.



Il principe di Cracovia riesce a sfuggire per un soffio all’attentato e decide di mettersi alla ricerca del campo di Gengis Khan. L’uomo è ormai stremato, continua a vagare per i territori del nemico senza raggiungere la propria meta e, proprio quando sembra aver perso la speranza, ecco che trova il grande condottiero.

Quest’ultimo sarebbe disposto a trattare la pace ma proprio suo figlio, intenzionato a continuare la conquista dell’Europa, lo uccide. Persa anche l’ultima possibilità di raggiungere un accordo di pace, l’unico strumento che resta a Stefano è quello di trarre i mongoli in una trappola…