Beppe Carletti festeggia i 60 anni dei Nomadi a Verissimo. “Sono tanti, mai avrei pensato di raggiungerli. Con me ho sempre avuto degli amici importanti, che hanno sempre creduto anche loro in questa storia. Tanti non ci sono più con me, ma li porto nel cuore. Anche ora ho amici carissimi con cui condivido il proseguo di questa storia. A volte mi sembra che non debba mai finire”. Per l’artista questi 60 anni sono stati belli, nonostante le difficoltà. “La strada è stata purtroppo anche con delle deviazioni, ma senza i miei amici non sarei qua. Io credo molto nel gruppo, per me è come una famiglia”. Tante le sorprese ricevute, come quella di Ligabue, che ha scritto una canzone per i Nomadi.



Infinito è anche l’affetto per l’Emilia-Romagna: “Siamo tutti provenienti da paesini piccoli, abbastanza vicini. Sono sempre rimasto lì. Ci hanno proposto di spostarci in città, a Roma o Milano, ma abbiamo sempre declinato gli inviti. Quando sei nel paesino non sei mai solo, anche quando il successo finisce”. Beppe Carletti a Verissimo ricorda anche Giorgio Faletti, un altro amico dei Nomadi, prima di esibirsi con il resto del gruppo. (agg. di Silvana Palazzo)



I Nomadi, dalla gavetta dei primi anni ai componenti storici

Raccontare le gesta di uno o più artisti non può che partire dalla genesi; tutte le tappe che rendono grandi e celebri sono fondamentali per comprendere l’importanza del percorso e del bagaglio accumulato. Una delle band italiane che, con diligenza e passione, è riuscita ad imporsi nel panorama musicale italiano è senza dubbio I Nomadi. Nati nel 1963 grazie al sodalizio tra Beppe Carletti e Augusto Daolio, hanno fatto della gavetta il trampolino verso i palchi più importanti del settore.

Entrambi originari di Modena, Beppe Carletti e Augusto Daolio inizialmente scelgono un nome differente per la band: I Monelli. Con il passare del tempo hanno mutato e implementato il proprio repertorio musicale<, grazie anche ai diversi artisti che sono passati per I Nomadi nonostante il conseguente abbandono. Ad oggi, dopo i vari passaggi di testimone, la band si compone di: Beppe Carletti alla tastiera e fisarmonica, Sergio Reggioli, Daniele Campani, Cico Falzone e il frontman Yuri Cilloni.



I Nomadi, il record di album prodotti e il successo dell’ultimo singolo Solo essere umani

La corposa e valida produzione discografica dei Nomadi testimonia una perseveranza artistica quasi unica nel panorama musicale italiano. La band vanta ben 83 album all’attivo, capaci di garantire oltre 15 milioni di dischi venduti. In tal senso, è difficile fare una cernita dei brani più iconici e rappresentativi della band. Una canzone su tutte però è certamente il manifesto della band, il marchio di fabbrica dei Nomadi che ancora oggi anche solo con le prime note viene riconosciuta da chiunque; Io vagabondo.

Nel novero delle canzoni più iconiche dei Nomadi, oltre Io vagabondo, meritano certo di essere annoverati altri capolavori di indiscusso valore e apprezzamento. Da Un pugno di sabbia a Crescerai, passando per Canzone per un’amica e Dove si va. L’ultima produzione risale invece al 2021, con il singolo “Solo essere umani”; il progetto ha segnato l‘ennesimo record per la band che appena all’esordio è riuscita a dominare le classifiche per diverse settimane.