Il mercato del lavoro italiano sta attraversando una fase senza precedenti, con dati recenti dell’Istat che testimoniano una crescita sorprendente. Questi dati rappresentano un importante barometro della salute economica del Paese, evidenziando un’evoluzione positiva che offre nuove opportunità per chi cerca lavoro in Italia.
Uno dei punti sorprendenti di questa analisi è il notevole incremento del tasso di occupazione, che a gennaio si è attestato il 61,8%. Questo dato positivo non solo indica una maggiore partecipazione alla forza lavoro, ma riflette anche un aumento della fiducia nel mercato del lavoro da parte degli italiani. Inoltre, il tasso di disoccupazione giovanile, essenziale per il futuro dell’economia, si è attestato al 21,8%, segnalando una speranza tangibile per le prossime generazioni.
Ma c’è un aspetto sul quale è chiesto a tutti noi di riflettere ed è la carenza di figure nelle materie Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Questo è un tema che richiede una riflessione da parte di tutti noi. In un’era in cui l’innovazione tecnologica è il motore dell’economia globale, è fondamentale attrarre e coinvolgere le nuove generazioni in queste discipline vitali. Ognuno di noi deve contribuire scoprendo non solo la necessità, ma anche il fascino di queste materie di cui gli italiani sono da sempre stati cultori.
Diceva Antoine de Saint-Exupéry, scrittore del Piccolo principe: “Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito”.
Trasmettere questa passione è una responsabilità di tutti noi. È essenziale riconoscere e incoraggiare coloro che dimostrano una propensione per queste discipline, guidandoli nella scoperta di queste materie, non solo per i talenti eccezionali, ma anche per coloro che hanno un potenziale latente da sviluppare e contribuire. In questo modo, possiamo arricchire la cultura italiana incorporando le materie Stem come parte integrante del nostro patrimonio culturale, di cui hanno fatto sempre parte.
Detto tutto ciò non possiamo non sottolineare come alcuni strumenti, come gli ITS (istituti tecnici superiori), che offrono percorsi formativi post-diploma focalizzati sulle competenze tecniche richieste dal mercato del lavoro, stanno facendo molto per ovviare a queste carenze, ma dobbiamo fare di più, la carenza nel settore Stem richiede un cambio culturale che coinvolga studenti, famiglie, insegnanti e la società nel suo complesso.
Il mercato del lavoro italiano sta vivendo un periodo di prosperità senza precedenti ed è proprio per questo essenziale investire e promuovere una cultura di apprendimento continuo e adattamento. Solo così potremo garantire un futuro sostenibile e prospero per tutti gli italiani.
Permettetemi di concludere ricordando Piero Angela, che cha incarnato l’arte della divulgazione scientifica, rendendo concetti complessi accessibili a tutti con una semplicità senza pari. Oggi, è urgente e fondamentale che ciascuno di noi, nel proprio ambito, si impegni a suscitare nelle nuove generazioni un’appassionata curiosità verso le materie scientifiche e Stem. Dobbiamo lavorare instancabilmente per trasmettere non solo conoscenza, ma anche il fervore e la meraviglia che queste discipline possono offrire. È il nostro dovere collettivo plasmare il futuro dell’innovazione e della conoscenza, investendo nelle menti brillanti di domani.
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