A gennaio gli arrivi aeroportuali dalla Germania sono stati 32.972, (+88,5% sul 2022), circa il 9% sul totale internazionale in Italia. Nella classifica delle provenienze, i viaggiatori tedeschi sono secondi solo dietro gli statunitensi (47.236 arrivi, +91,4%), ex aequo con i britannici (33.240 arrivi, +78,1%). Sempre in gennaio, Milano è stata la prima destinazione dei tedeschi, con il 28% circa dei flussi aeroportuali totali; di seguito Roma (26,2% dei viaggiatori) e Venezia (10,3%).
I dati sono stati forniti, non a caso, alla ITB Berlin Convention, la più importante fiera dedicata al turismo al mondo (circa 10 mila espositori, 160 mila visitatori), una tre giorni (conclusasi ieri, con lo slogan “Open for change”, viaggiare riducendo l’impatto climatico del viaggio) che ha visto il nostro Paese impegnato nel presentarsi ai mercati (con il claim ThisIsItaly). Cerimonieri l’ambasciatore d’Italia in Germania Armando Varricchio, il ceo Enit Ivana Jelinic e il ministro Daniela Santanchè, soddisfatta nel ricordare che “il brand Italia è il terzo brand più conosciuto a livello globale, con prodotti apprezzati e famosi in tutto il mondo: non solo il turismo ma anche la moda e il design. Il 2023 sarà l’anno del sorpasso: il turismo in Italia vedrà numeri migliori di quelli registrati nel periodo pre-pandemia”.
Ed effettivamente, tutti gli studi sui trend previsionali sul 2023 le danno ragione: più in generale, il meeting della European travel commission, tenutosi alla ITB, ha confermato che l’Europa è uno dei mercati turistici più dinamici al mondo, che ha registrato un forte rimbalzo degli arrivi internazionali nel 2022, e che quest’anno prevede un’ulteriore accelerazione dai mercati lungo raggio.
Tornando al focus sulla Germania, per i viaggiatori tedeschi Roma si conferma nell’arco dell’anno la principale destinazione: accoglie il 22% circa degli arrivi aeroportuali dalla Germania, oltre 254.300, con un aumento del +75,5% sul 2021. Sul podio anche Milano e Napoli, raggiunte da 175.200 (+145,7% sul 2021, il 15,1% sul totale 2022) e 119.400 (+51,1% sul 2021, il 10,3% sul totale 2022) viaggiatori tedeschi nel 2022. Tra le mete più gettonate anche Bologna (48.748 arrivi; +136,2% 2022/2021), Pisa (22.092; +134,3%) e Torino (18.040; +128,9%).
Sul fronte spese, i tedeschi viaggiano verso l’Italia soprattutto in economy: 729 mila passeggeri in classe economica nel 2022 (+62,3% sul 2021), il 62,8% del totale. Ma sono in aumento anche coloro che viaggiano in business (391.517 arrivi, +26,7% nel 2022 sul 2021) e prima classe (1.580 arrivi, +300%). Oltre il 61% degli acquisti dei biglietti viene effettuato direttamente presso le compagnie aeree e circa il 18% tramite le agenzie di viaggio.
Sul fronte prenotazioni, tra febbraio e aprile 2023 la Germania è sempre il secondo mercato di provenienza, dopo gli Usa, con 124.485 prenotazioni aeroportuali previste al momento verso l’Italia, +90% rispetto ai medesimi mesi del 2022. Uno dei cinque viaggi prenotati attraverso i tour operator tedeschi mostra la regione alpina, con il lago di Garda come meta di viaggio di preferenza (e non a caso il Garda è detto il mare dei tedeschi). Sono soprattutto i viaggiatori provenienti dalla Baviera e dalla Renania a scegliere maggiormente l’Italia. La crescita maggiore si registra dalla Germania orientale.
A termini invertiti, “la Germania rappresenta la quarta nazione più visitata dagli italiani – ha detto Santanchè – e nello stesso tempo è il primo mercato incoming per l’Italia. Nel 2022, per esempio, si sono registrati 9,4 milioni di visitatori tedeschi nel Belpaese, con 58,5 milioni di pernottamenti e una permanenza media di 6,2 giorni. Si tratta di un turismo sempre più diversificato, di persone che vengono e tornano in Italia per scoprire ogni volta nuove destinazioni e provare nuove esperienze ed esplorare sempre anche destinazioni minori e meno conosciute.
I rapporti tra queste due nazioni, però, sono ancora più profondi, se consideriamo gli oltre 800 mila italiani che risiedono in Germania; è un qualcosa che va oltre il turismo ma che, al contempo, ne è fortemente correlato anche in relazione al turismo delle radici di cui, nel 2024, ci sarà appunto un anno dedicato”.
“I viaggiatori dalla Germania – ha aggiunto Jelinic – amano restare in Italia almeno una settimana: circa il 25% degli arrivi aerei del 2022 copre soggiorni da 6 a 8 notti (26,5% per il 2021). Scelgono l’Italia soprattutto per vacanza. Nel 2022 l’81% degli arrivi aeroportuali dalla Germania è legato al profilo leisure. Segue il target gruppo, con una quota dell’11,5%, mentre il segmento business ha un’incidenza del 5,3% sul totale flussi”.
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