L’ombra nera della guerra in Ucraina ha accompagnato la ITB Berlin Convention, la più importante fiera dedicata al turismo in Germania, terminata da pochi giorni: una manifestazione (con il claim “Open for Digital, Responsible & Resilient Solutions”) che ha riguardato dunque anche la gestione della crisi e l’impatto degli eventi sul turismo. L’Italia era presente con Enit e Mitur, che hanno coinvolto le regioni e i to su un progetto sinergico che pone al centro la sostenibilità ambientale, socio-culturale ed economica, l’innovazione e la digitalizzazione. 



“Questi pilastri – dicono all’Enit – implicano un ripensamento del futuro attraverso un processo che coinvolga i settori pubblico e privato e un forte ecosistema di comunicazione interna ed esterna, supportato dalle nuove tecnologie. Responsabilità e affidabilità sono più che mai cruciali per ristabilire la fiducia dei viaggiatori, insieme al pass turistico di cui si sta discutendo in Europa. Grazie al suo ecosistema digitale, primo per engagement tra gli uffici del turismo europeo, alle attività rivolte ai potenziali turisti e agli operatori turistici di tutto il pianeta, Enit con l’Italia scommette sulla ripartenza”.



L’Agenzia per il turismo sta sostenendo con diversi bandi il settore privato, così come i partenariati pubblico-privato, e sta lavorando per facilitare l’accesso a finanziamenti e risorse economiche per gli imprenditori di viaggio. In questa prospettiva, la convention tedesca è una tappa importante: la Germania rappresenta il primo Paese per presenze e spesa turistica (oltre 7,6 miliardi di euro di introiti in Italia nel 2019 con un aumento del +7,4% rispetto al 2018 e una quota parte del 17,2% sul totale internazionale). 

La Germania è infatti storicamente il principale Paese di provenienza in Italia per flussi turistici. I viaggiatori tedeschi hanno fatto registrare quasi 59 milioni di notti nel complesso degli esercizi ricettivi italiani nel periodo pre-pandemia, il 26,6% sul totale internazionale. Le regioni preferite continuano a essere quelle “di prossimità”: Trentino Alto Adige con 19 milioni di presenze, Veneto (16 milioni) e Lombardia (5,2 milioni). Insieme raggiungono una quota del 69% circa sul totale. Le strutture ricettive accolgono il 53,6% dei flussi turistici dalla Germania con 31,5 milioni di notti pre-Covid. Negli esercizi extra-alberghieri, i 27,2 milioni di pernottamenti sono in crescita del 2,4% rispetto al 2018. Enit porta sempre più al centro i paradigmi dell’accessibilità, della sostenibilità e dell’innovazione, con cui connota la propria azione e ha in programma decine di eventi e iniziative per mostrare le bellezze del Made in Italy in sinergia con le regioni sulla piattaforma virtuale. I viaggiatori nazionali sosterranno la ripresa insieme ai Paesi europei vicini, come Germania, Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Francia, con i quali si condividono forti legami da molti decenni. Lo scenario internazionale sottolinea la rilevanza dei flussi turistici domestici e di prossimità per una piena ripresa entro il 2024.



“L’area Dach (i principali Paesi europei che compongono l’area linguistica tedesca) – dice Roberta Garibaldi, ad di Enit – rappresenta il principale bacino di utenza turistico, confermando la preferenza delle destinazioni italiane anche durante e dopo la pandemia, mantenendo circa il 60% dei pernottamenti esteri, la quota principale dei flussi internazionali verso l’Italia. Nel 2022 stiamo concentrando l’attenzione sulle grandi città, come hub del turismo internazionale in crescita per diventare sempre più sostenibili, turismo slow e outdoor, promuovendo viaggi fuori dai percorsi turistici battuti. Pensiamo che i turisti saranno ancora cauti, anche senza restrizioni Covid, quindi l’aria aperta e anche il caravanning stanno crescendo ancora di più”. “Enit – aggiunge Giorgio Palmucci, presidente Enit – non ha mai fermato la propria attività, portando avanti il piano del turismo e in più fornendo informazioni attendibili sugli sviluppi della pandemia, sulle misure di sicurezza delle numerose destinazioni italiane e dell’industria del turismo”.