Il viaggio in Italia è un classico: da Goethe (i due volumi del 1815) a Rossellini (il film del ’54), al rinnovato interesse dei giorni nostri tra i turisti stranieri. L’Italia si conferma un vero brand, negli Stati Uniti fa sognare un giro in Vespa accanto al Colosseo, un piatto di maccheroni su un tavolino a Trastevere, sopra una tovaglietta a quadri bianchi e rossi, con un fiasco di vino; nel nord Europa evoca un clima da invidia, un’infinita varietà di monumenti, di storia e cultura, e ovviamente di cucina; in Oriente chi pensa all’Italia pensa alla moda, alla Ferrari, al Colosseo e alle gondole di Venezia, e ovviamente alla gastronomia.



Un recente report di Enit (su dati Fordwardkeys) certifica che proprio in questa prima settimana di 2023 (ma in realtà la tendenza era già divenuta evidente da metà dicembre) le prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia sono circa 300 mila, +57,3% rispetto al medesimo periodo 2021/2022. Gli Usa guidano l’invasione: +49,8%, con già 57 mila le prenotazioni aeree. La percentuale di americani sfiora il 21% sul totale degli arrivi esteri previsti. Seguono le prenotazioni da Germania (26.970, +22,2%) e Regno Unito (21.730, +34%), con un’incidenza rispettiva del 9,8% e del 7,9% sul totale. È ancora Roma in testa alle mete preferite, con oltre 122 mila prenotazioni aeree: si conferma la destinazione con le migliori performance, destinata ad accogliere circa il 45% dei visitatori internazionali totali, l’82,2% in più rispetto allo stesso periodo 2021/2022. Dopo Roma, si piazzano Milano (oltre 74 mila, +63,9% con una quota di arrivi aeroportuali pari al 27%) e Venezia (oltre 24 mila, +30,2% con il 9,0% sul complessivo).



L’82% dei visitatori delle festività è un turista leisure (ben 224.500, +50,5%). A riservare voli aerei verso l’Italia sono principalmente coppie: finora si contano 81.462 prenotazioni per 2 passeggeri (+48,2% sul 2021), il 29,7% del totale. I turisti internazionali viaggiano soprattutto in Economy: circa 234 mila arrivi aeroportuali previsti in l’Italia (+59,2%, l’85,4% del totale). Segue la classe Premium (+47,7%; 7,5%), che, in ripresa, conferma la propensione dei viaggiatori a spendere di più non solo per il volo, ma anche per tutti i servizi turistici del viaggio a vantaggio delle destinazioni prescelte. Esigue le richieste per la prima classe, più che dimezzate rispetto allo scorso anno (-53,8%).



Per prenotare il volo si sceglie direttamente la compagnia aerea: 157.460 prenotazioni per il periodo con una quota del 57,5% sul totale, in aumento del 33,0%. Segue l’utilizzo delle agenzie di viaggio tradizionali con 62.000 prenotazioni (+121,9%; il 22,6% sul totale).

Dal 19 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, le prenotazioni delle camere disponibili nelle strutture ricettive sui canali delle Online Travel Agencies sono attualmente al 32,5%, contro il 19% dello stesso periodo del 2021-2022. Per l’intero periodo, tutti i prodotti turistici dalla montagna, al lacustre, alle città d’arte superano la media nazionale, tranne il balneare, vista la stagione. In primis il comparto montano con il 44,0% della disponibilità prenotata. Rispetto al dato 2021, le performance migliori se le aggiudicano le città d’arte, con un tasso di saturazione medio superiore di 25 punti percentuali.

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