Arte, cultura, storia, e poi mare & sole, montagne, laghi, piccoli borghi fermi nel tempo, e ancora la cucina, da sempre la più amata nel mondo. Ma in realtà c’è anche chi arriva in Italia per un altro scopo: fare festa. Lo afferma un recente sondaggio di Jetcost (motore di ricerca metasearch per trovare tariffe aeree, un marchio del gruppo Lastminute.com) che ha condotto un sondaggio su 2.500 persone over 18 nell’ambito di uno studio sulle vacanze degli europei nell’estate 2022.



Inizialmente è stato chiesto a tutti gli intervistati se l’Italia fosse stata la loro unica destinazione di vacanza quest’estate e l’80% ha risposto di sì. È stato poi chiesto loro quale fosse il motivo principale del loro viaggio in Italia e sono stati in grado di indicare tre ragioni ciascuno. Quelle più comuni sono state: per godersi mare e spiagge (85%); per visitare monumenti e attrazioni turistiche (74%); per godere della gastronomia (71%); per uscire a fare festa (68%); per lo shopping (63%); per visitare chiese e cattedrali (53%); per godere del bel tempo (47%); per visitare musei (43%); per visitare borghi e paesi (38%); per godere di bei paesaggi e della natura (33%); per partecipare a feste popolari (21%). Agli intervistati che hanno scelto l’Italia per le ferie è stato poi domandato quanto spesso avessero intenzione di uscire a bere qualcosa durante le vacanze e le risposte sono state le seguenti: tutti i giorni (62%), la metà dei giorni (26%), un terzo dei giorni (12%).



“L’Italia è una destinazione ambita da decine di milioni di turisti provenienti da tutto il mondo – commenta Ignazio Ciarmoli, direttore marketing di Jetcost -. Di solito viene scelta da una grande maggioranza per il suo bel tempo, le spiagge, la ricchezza culturale con le sue splendide chiese, monumenti e musei, ma da quello che abbiamo visto nel nostro sondaggio ci sono molti turisti che la vedono anche come una buona destinazione per fare festa e bere, qualcosa di profondamente radicato nella cultura italiana, dato che l’intero Paese e soprattutto i luoghi tipici di vacanza offrono molti bei bar, pub e locali dove poterlo fare. Come ogni altra cosa nella vita, se fatta con moderazione e sempre nel rispetto degli altri, va bene anche questo”.



A patto, ovviamente, aggiungiamo noi, che questa voglia di fare festa (unita a quella di “bere”) non scelga l’Italia perché ritenuta una sorta di no man’s land senza limiti e controlli, perché francamente di turisti stranieri senza freni non se ne sente davvero il bisogno: il costo sociale che implicherebbe arginare e porre rimedio ai loro eccessi supererebbe di gran lunga qualsiasi effetto benefico. Basti pensare ai tornado provocati dalle incursioni alcoliche di certi supporter delle squadre di calcio straniere in trasferta italiana. Il viaggiatore straniero leisure, insomma, non potrà mai essere anche quello no limits.

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