Buone conferme dal WTM di Londra, il World Travel Market, l’evento considerato un riferimento per il turismo internazionale, opportunità per le imprese di incontrarsi e confrontarsi sulle proprie esperienze, con un’ovvia attenzione al mercato Uk, che ogni anno muove oltre 100 milioni di investimenti soprattutto per la vacanza culturale in città d’arte e al mare. Dal WTM (terminato in questi giorni) è emerso che l’Italia resta stabile ai primi posti del rating per presenze internazionali. Lo ha reso noto Enit, Agenzia nazionale per il turismo (che si è basata su dati Istat, Unwto e Banca d’Italia), che si è presentata a Londra con un superstand di oltre 1.700 mq in partnership con le Regioni italiane. Stand premiato anche quale migliore in ottica di business, aggiudicandosi il Best Stand Award 2022 nella categoria “Doing Business”: ha accolto 15 regioni, la Repubblica di San Marino e Roma capitale, comune di Sanremo, ITA Airways e Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e oltre 250 aziende e operatori del settore.
Italia, dunque, resta ancora mèta gettonatissima, con cinque regioni in testa alle preferenze dei britannici: Lombardia, Lazio, Toscana, Veneto e Campania. “I viaggiatori dal Regno Unito figurano ai primi posti della classifica dei turisti stranieri venuti in Italia per trascorrere una vacanza – ha commentato Roberta Garibaldi, ad Enit – e prediligono l’accoglienza in hotel (10 milioni di presenze, pari al 73,5% del totale), pur non disdegnando i villaggi turistici. A spingere gli inglesi a venire in Italia sono soprattutto le attrazioni culturali, seguite dalle spiagge e dalla possibilità di praticare sport in vacanza”.
Ma è tutta l’Italia a registrare crescite da ogni Paese, con entrate per 21,3 miliardi di euro (+22,7% sul 2020; -52,0% sul 2019), con una quota di mercato che è passata al 4,2% dal 3,6% del 2020, portando il Belpaese al quarto posto della scala globale per entrate da turismo internazionale. Nell’anno sono salite anche le quote di Spagna (da 3,4% a 5,6%), mentre sono diminuite quelle degli Usa (da 13,3% a 11,4%) e della Germania (da 4,1% a 3,6%).
Dai dati Unwto gli arrivi dei primi sette mesi dell’anno hanno raggiunto il 57% dei livelli pre-pandemia, quindi un’ottima resilienza, ma la strada per ritornare ai livelli del 2019 è ancora lunga. Rispetto invece allo stesso periodo del 2021, nel periodo gennaio-luglio 2022 gli arrivi di turisti internazionali sono quasi triplicati (+172%).
Grande soddisfazione da parte degli operatori e del neoministro al Turismo, Daniela Santanché, che sottolinea la volontà di “promuovere il Made in Italy in modo sinergico: il turismo, in ogni sua declinazione, è la chiave principale per raggiungere questo obiettivo”. “Esprimo grande soddisfazione per l’ampia partecipazione di Regioni, enti e operatori italiani al WTM di Londra, tra le più importanti rassegne internazionali sul turismo, che ci consente di posizionare l’Italia al centro del mondo e di far apprezzare la varietà e l’unicità dei nostri prodotti”.
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