In epoca social un pollice in su o in giù può segnare il successo o l’emarginazione di un’impresa, di una performance, di una persona, o, nella fattispecie, di una destinazione turistica. È un mondo di recensioni, dove ognuno giudica secondo suoi soggettivissimi parametri e umori, elaborati tra mode ed esperienze. In questa balìa continua di critiche da tastiera, il viaggiatore è sempre più influenzato dal numero di pallini, dalla percentuale di commenti buoni o cattivi, dai commenti postati, a volte pertinenti, altre molto meno, tanto che sono in molti a suggerire le “medie ponderate”, la tara su quanto si dice sul web.
In ogni caso, oggi la reputazione online delle principali destinazioni turistiche italiane è un affare davvero serio, tanto da motivare una sorta di ranking che ogni anno viene elaborato da Demoskopika, il gruppo italiano per le ricerche di opinione e di mercato, che ha appena presentato il suo nuovo Regional tourism reputation index. Un indice che in Italia è un affare complicato, tante sono le mète d’eccellenza, i tesori d’arte e cultura, i giacimenti di bellezze naturali: ogni regione vanta qualche primato, un’esclusività che la rende speciale e che forse a volte non viene sufficientemente né trasmessa né conosciuta. L’indice di reputazione turistica di Demoskopika valuta proprio il modo in cui le regioni italiane si preoccupano di dare visibilità alle proprie bellezze, ma anche la popolarità delle principali località vacanziere e le recensioni ottenute dal sistema ricettivo sui social e sui portali specializzati. Per stilare la classifica 2022, gli esperti hanno dunque analizzato oltre 144 milioni di pagine indicizzate, 7 milioni di like e di follower sui social network, 53 milioni di recensioni e quasi 386mila strutture ricettive.
La regione con la miglior reputazione turistica 2022 si conferma il Trentino Alto Adige, con un indice pari a 117 punti: è la destinazione più social d’Italia e la seconda per l’offerta ricettiva, con il gradimento più elevato da parte dei turisti. Al secondo posto la Toscana, un’altra conferma rispetto all’anno passato: è risultata la regione più cercata dai viaggiatori e la seconda tra quelle più popolari sul web. Il terzo posto va invece all’Emilia Romagna, che può contare su una grande visibilità istituzionale e un ottimo livello di valutazione del comparto ricettivo. Le sorprese 2022 arrivano subito dopo il podio. Le Marche e il Veneto si attestano, rispettivamente, al quarto e al quinto posto, seguite poi dal Lazio, dalla Sicilia, dalla Lombardia, dalla Puglia e dalla Basilicata. L’Umbria registra il primato della migliore performance rispetto al 2021: ha fatto un balzo in avanti di 5 posizioni, passando dal 18esimo al 13esimo posto.
“Cresce la voglia di vacanza consapevole da parte del mercato nazionale e internazionale – spiega Raffaele Rio, presidente di Demoskopika -. La scelta della destinazione è sempre più condizionata da un flusso continuo di informazioni, positive o negative, condivise principalmente sul web. Il vissuto esperienziale del turista incide fortemente sia sul livello di fidelizzazione che sulla reputazione della destinazione turistica. In questa direzione – continua Rio – ogni tentativo di promozione dell’offerta turistica impostata sulla passività del consumatore rischia di fallire in partenza. Dopo il drammatico andamento dei flussi turistici in fase pandemica, i tempi sono maturi per rilanciare il turismo italiano con una programmazione strategica del comparto a regia nazionale. In questo quadro attuale, ridurre l’attuale frammentazione del sistema (ad oggi il turismo è di competenza legislativa regionale) è un processo da avviare consapevolmente anche attraverso una riforma del titolo V della Costituzione italiana”.
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