Outgoing e incoming, un dare e avere che nel mondo del turismo significa tanto, dalla vita delle agenzie di viaggio e dei tour operator fino al mondo della ricettività e dei servizi. Viaggiatori in uscita e in entrata: ma se per i trasferimenti di prossimità valgono tanto gomma e rotaia, per quelli più a medio-lungo raggio il player fondamentale è il trasporto aereo, che condiziona spesso le scelte e le fortune delle destinazioni.



Mentre per il settimo anno consecutivo il Leonardo Da Vinci di Fiumicino si aggiudica il titolo di “Miglior aeroporto d’Europa” (nella categoria degli scali con oltre 40 milioni di passeggeri, premio assegnato dall’Airports Council International World, in collaborazione con Amadeus, azienda tecnologica del settore travel), Mabrian (la società di data intelligence services for travel & tourism) ha appena pubblicato i dati dei 10 Paesi con la migliore connettività aerea internazionale durante la prima metà del 2024. È una classifica che riflette il potenziale dei viaggi in uscita da queste nazioni, posizionandole come obiettivi chiave nel panorama globale dei viaggi. “Conoscere in anticipo il potenziale dei mercati di origine in termini di connettività aerea outbound – sostiene Carlos Cendra, direttore marketing e comunicazione di Mabrian – è un fattore chiave per identificare dove sarà la domanda turistica e le opportunità più rilevanti per le destinazioni e le aziende turistiche a livello globale. Tuttavia, è essenziale analizzare ogni destinazione in modo specifico”.



L’analisi, basata sugli orari dei voli delle compagnie aeree, rivela un’evoluzione significativa nel panorama della connettività. Lo studio copre le date di viaggio dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023. Nell’area dei mercati, sono stati compiuti progressi significativi nella connettività tra Europa e Cina. In particolare, i Paesi europei come Spagna, Francia, Italia, Regno Unito e Paesi Bassi, che non hanno più bisogno di un visto turistico per recarsi in Cina, stanno registrando un notevole aumento della connettività, offrendo complessivamente 1,98 milioni di posti aerei, segnando un impressionante aumento del 190% rispetto alla prima metà del 2023 (682.000 posti). Questo aumento è supportato dalla recente misura annunciata dal ministero degli Esteri cinese per incoraggiare il ritorno del turismo europeo, consentendo ai cittadini della Spagna e di altri quattro paesi dell’Unione europea di entrare in Cina senza visto per soggiorni fino a 15 giorni.



Ecco la top ten dei migliori mercati connessi a livello internazionale nel 2024: Stati Uniti 83,5 milioni di posti in partenza sui voli nel primo semestre del 2024 (14,12% rispetto al 2023); Regno Unito 72,8 milioni (8,37%); Germania 53,7 milioni (13,29%); Spagna 53,4 milioni (12,55%); Emirati Arabi Uniti 41,8 milioni (12,24%); Francia 41,1 milioni (7,4%); Italia 39,2 milioni (14,88%); Cina 35,1 milioni (138,56%); Turchia 32,5 milioni (9,3%); Giappone 28,9 (48,26%). Il totale dei posti aerei per questi 10 paesi ammonta a 482.102.279, contribuendo al 42% dei posti aerei internazionali globali nella prima metà dell’anno.

“Le compagnie aeree statunitensi stanno scommettendo molto sulla loro strategia internazionale, con un notevole aumento dei posti sui voli transatlantici verso l’Europa – aggiunge Gavin Eccles, direttore della società GE Consulting -. Anche i solidi mercati di origine del Regno Unito e della Germania stanno mostrando una solida ripresa. Spicca la rinascita della Cina con un numero significativo di rotte e sedi, che potrebbe vedere il 2024 superare i collegamenti internazionali del 2019. Inoltre, l’influenza di Emirates ed Etihad si riflette nell’importante offerta di posti internazionali negli Emirati Arabi Uniti, consolidando Dubai e Abu Dhabi come hub globali leader”.

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