Le piccole e medie imprese (PMI) globali tornano a mostrare segnali di ottimismo, raggiungendo i livelli pre-Covid. Secondo l’ultimo International Business Report (IBR) di Grant Thornton (GT), l’indice di fiducia economica globale è salito dal 66% al 71% (+5% rispetto al primo trimestre) nel secondo trimestre del 2024, con un incremento più alto in Europa, dove è passato dal 53% al 59% (+6%). In Italia, tuttavia, l’ottimismo rimane stabile al 48%.
Il rapporto IBR, che ha coinvolto oltre 2.500 dirigenti di imprese del mid-market a livello globale, rivela anche una lieve diminuzione dell’incertezza economica globale, scesa dal 56% al 55%. In Europa, la riduzione è stata più significativa, con un calo del 2%, portando l’indice dal 48% al 46%. In Italia, l’incertezza economica ha registrato un miglioramento notevole, calando dal 67% al 52%. Questi risultati indicano una tendenza positiva per il clima economico, nonostante le continue preoccupazioni legate alle tensioni geopolitiche e alle condizioni finanziarie restrittive che gravano su famiglie e imprese.
“In Italia, il numero di aziende che si aspettano un aumento della redditività è diminuito in modo significativo, passando dal 53% al 46%, con una riduzione del 7%”, si legge nel rapporto. A livello globale e in Europa, invece, le aspettative di redditività sono aumentate del 4%. Anche riguardo alla possibilità di aumentare i prezzi di vendita nei prossimi 12 mesi, l’Italia registra un incremento dell’11%, distaccandosi notevolmente dal contesto globale (+2%) ed europeo (+1%). Questo aumento dei prezzi potrebbe essere una risposta all’incremento dei costi di produzione, dovuto a fattori come l’inflazione, i costi energetici elevati e le difficoltà nella catena di approvvigionamento. Nonostante queste sfide, le previsioni di crescita dei ricavi rimangono positive e uniformi a livello globale, europeo e italiano, con un incremento del 3%. A livello globale, il 64% delle imprese prevede una crescita dei ricavi, mentre in Europa e in Italia le previsioni sono rispettivamente del 57% e del 54%.
La situazione italiana merita particolare attenzione. Nonostante la stabilità dell’ottimismo e il significativo calo dell’incertezza economica, le PMI italiane devono affrontare difficoltà specifiche. L’aumento dei prezzi di vendita e la riduzione delle aspettative di redditività indicano che le imprese potrebbero essere costrette a trasferire sui consumatori finali i maggiori costi di produzione. Le aziende italiane stanno quindi navigando in un contesto economico complesso, caratterizzato da fattori macroeconomici sfavorevoli, ma mostrano comunque una certa resilienza. L’indagine di Grant Thornton suggerisce che, nonostante le difficoltà, c’è una base per l’ottimismo. Le previsioni di crescita dei ricavi, seppur moderate, indicano che le imprese stanno cercando di adattarsi e trovare nuove opportunità di mercato.
Il quadro dipinto dall’International Business Report di GT offre una panoramica dettagliata delle sfide e delle opportunità per le PMI a livello globale e in Italia. Mentre l’ottimismo generale è in crescita, le imprese italiane dovranno continuare a navigare con attenzione tra le varie pressioni economiche per mantenere la loro competitività e sostenibilità nel lungo termine.
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