I Pooh, al via il nuovo tour “Amici x sempre”: “Ci siamo ritrovati a Sanremo”

Qualsiasi tipo di premessa risulterebbe riduttiva per introdurre l’inestimabile carriera dei Pooh, forse la band più iconica del panorama musicale italiano. La loro storia supera il mezzo secolo e i traguardi raggiunti li hanno resi celebri nel mondo. In un’intervista rilasciata per il settimanale Oggi, i componenti del gruppo hanno ricostruito alcune sfumature della loro storia artistica tra aneddoti recenti e gavetta del passato, partendo dal nuovo tour “Amici x sempre” che partirà domani, 29 settembre. “Avevamo detto basta ai 50 anni di carriera? L’affetto è il motore che guida questo tour. Non era previsto che tornassimo a suonare insieme, giuro” – spiega Red Canzian – “Non volevamo mica fare i furbi; siamo 4 amici che si sono ritrovati a Sanremo, quando siamo andati a presentare il nostro docu-film“.



In merito al prossimo tour dei Pooh, Dodi ha aggiunto: “A spingerci a tornare insieme sono stati due dei nostri figli che ora fanno parte dell’organizzazione”. Non farà parte della nuova esperienza in giro per l’Italia il compianto Stefano D’Orazio, scomparso nel 2020. “Un omaggio per lui? Uno dei pezzi dello spettacolo è ‘Dimmi di sì’ e sarà Stefano a cantarlo in un video con noi” – racconta Red Canzian – “Con immagini che sono quelle che era lui; leggerezza, gioco”. Dopo le premesse sul prossimo tour “Amici x sempre”, arriva il momento di ripercorrere la gavetta: “Suonavamo il sabato in Puglia e la domenica in Lombardia” – ha raccontato Dodi al settimanale Oggi – “Viaggiavamo a bordo di un furgoncino mezzo scassato”. Roby Facchinetti invece ha spiegato: “Spesso accadeva che gli impresari non ci pagassero e non avevamo i soldi per tornare a casa. A quel punto chiamavamo i nostri genitori che ci mandavano un vaglia telegrafico per pagarci la benzina”.



I Pooh e gli aneddoti del passato tra gavetta e anni ’70: “Una volta abbiamo salvto Francesco De Gregori…”

Nel prosieguo dell’intervista dei Pooh, rilasciata per il settimanale Oggi, arriva anche qualche aneddoto: “Se ci hanno mai lanciato oggetti sul palco? Una volta a teatro, a Rieti, uno spettatore ha tirato un sacchetto di lupini e mi è finito nell’occhio. Problemi negli anni ’70? No, ma una volta ho salvato Francesco De Gregori che, durante un concerto a Milano” – racconta Red – “Era stato assalito dai contestatori con i lacrimogeni”. Sulla stima del pubblico femminile, Dodi ha invece aggiunto: “Il nostro successo è coinciso con la liberazione sessuale, potete immaginare”. Riccardo Fogli: “Il furgoncino era la nostra alcova; tiravamo a testa e croce per stabilire chi avesse il privilegio di stare dietro, sul materassini. Ma parliamo di tenerezze, intimità affettive…”.



Oltre all’affetto del pubblico, i Pooh hanno chiaramente dovuto confrontarsi anche con il giudizio della critica. A tal proposito, Red ha spiegato: “Quando abbiamo vinto Sanremo con ‘Uomini soli’, in sala stampa c’è stato disappunto”. Proseguendo sul discorso, Dodi ha aggiunto: “Poi i critici un giorno hanno deciso di ascoltarci davvero e si sono accorti che siamo musicisti veri”. Commenta anche Riccardo Fogli: “Detto questo, se non ci fosse stata ‘Piccola Katy’ io sarei tornato a fare il gommista a Piombino”. Verso il finire dell’intervista per il settimanale Oggi, c’è spazio anche per qualche suggestione: “Tornare in gara a Sanremo? L’unica volta che siamo andati in gara abbiamo vinto, sarebbe irripetibile” – Ha affermato Roby Facchinetti – “Non saprei neanche se saremmo inseriti in modo adeguato perché è cambiato il mondo, la musica”. Sui litigi del passato conclude invece Red Canzian: “Siamo sempre riusciti a trovare un compromesso; quando ci siamo sciolti, c’era disamore e invece ora abbiamo ritrovato l’affetto, l’amicizia e lo spirito di gruppo, questo è ciò che ci rende più orgogliosi”.