I Sottotono sono tornati dopo vent’anni sulle scene della musica italiana. La loro attività iniziò nel 1994 e si concluse nel 2001 quando parteciparono al cinquantunesimo Festival di Sanremo. Durante questi sette anni di carriera musicale, il gruppo ha riscontrato un buon successo con partecipazioni al Festivalbar 1997, all’MTV Day 1999 e quattro album in studio con cui hanno stravolto il panorama urban degli anni Novanta.
Dopo la pubblicazione di un paio di raccolte contenenti le loro migliori canzoni, i Sottotono hanno riaperto un orizzonte nell’aprile del 2021 con l’uscita del singolo ”Mastroianni”, che anticipa un nuovo progetto discografico dal titolo ”Originali” in arrivo venerdì 4 giugno. L’album si compone di tredici brani, di cui sei sono inediti mentre gli altri sette sono pezzi storici riarrangiati e rivisitati in collaborazione con numerosi ospiti come Tiziano Ferro, Gué Pequeno, Marracash, Fabri Fibra, Emis Killa, Jake La Furia, Mahmood, Elodie, Coez, Stash, Luchè, Coco e Primo Brown. Di questo ritorno e di molto altro, Big Fish e Tormento ne hanno raccontato in una intervista a Rockol.
Sottotono: “Il nostro mondo non è finito”
”La prima volta che ci siamo trovati in studio fu nel giugno 2020, l’intesa sembrava davvero mai finita. C’era davvero una voglia incredibile di lavorare insieme, di riprendere non solo i nostri pezzi ma anche le nostre idee, la conoscenza musicale, e di rimettere tutto in gioco. Noi siamo due belle enciclopedie del rap anni Novanta e viviamo in un momento storico in cui recuperare elementi del passato è una figata: volevamo dimostrare che il nostro mondo non è mai finito”. Queste sono state le parole di Big Fish sulla nuova strada che hanno deciso di prendere dopo tanto tempo, rimanendo però sempre fedeli allo stile inconfondibile che gli appartiene.
Tormento si è invece soffermato sull’importanza delle canzoni, le loro. Perché si sono sentiti dire molto spesso la frase ”Questa canzone fa parte della nostra vita” senza assaporarla davvero, e allora a Rockol ha detto: ”Ne abbiamo capito la potenza quando abbiamo visto l’amore e la dedizione con cui Elodie, Elisa, Tiziano Ferro e altri hanno lavorato con noi. Tiziano si è presentato sul set del video di Solo lei ha quel che voglio con un’umiltà pazzesca. Sentire Mahmood cantare Amor de mi vida mi ha emozionato e spinto a riprendere il modo di cantare di quegli anni. Poi ripenso anche ai messaggi d’amore e di emozione di Coez”.
”Originali” dei Sottotono esce il 4 giugno
Tutto vogliono tranne che soffermarsi troppo sul risultato finale o sulle classifiche. Per i Sottotono, l’unico obiettivo era quello di portare a termine l’album ”Originali” per la gioia stessa di averlo realizzato, e se oggi si guarda troppo a quello che è il successo che arriverà, loro hanno ”agito alla vecchia”. Si sono semplicemente detti di dare il massimo e scoprire la reazione della gente in un secondo momento: ”Il titolo del disco è il nostro modo di rivendicare uno stile. Cerchiamo di essere ancora originali in un mondo, non solo musicale, in cui sembra essersi persa la voglia di distinguersi”.
Nella tracklist dell’album spicca ”Cronici 2021” con Fabri Fibra, presenta inoltre una emozionante strofa di Primo Brown, leggendario rapper scomparso nel 2015. A Rockol è Tormento che rivela un dettaglio sui versi scritti: ”Erano nati per gioco, per un mixtape Rap nelle mani. E’ stata una grande emozione riprenderli, hanno dato a me e Fibra, nel pezzo, la voglia di superarci. E’ sempre doloroso pensare alla sua morte di sei anni fa, non sono ancora riuscito ad accettarla”. Un altra canzone che fa parte del disco è la versione rivisitata con Emis Killa di ”Mezze verità”, con la quale i Sottotono parteciparono a Sanremo nel 2001. Quel Festival fu molto tosto per il gruppo, furono infatti accusati di plagio e coinvolti in un brutto clima di tensione che ha influenzato l’intera esperienza: ”Non era stato capito il nostro modo di proporre musica internazionale in lingua italiana. Tutti i nostri progetti in realtà non sono mai stati compresi – ha concluso Tormento – Alcuni miei dischi solisti furono mandati al macero dalle etichette, oggi vengono citati da alcuni cantanti pop importanti. Nel caso di Sanremo nessuno ci pagò i danni, ma le rivincite sono arrivate nel tempo, lasciando delle canzoni amate ancora oggi”.