Intenzione di viaggio ancora in aumento; la maggior parte dei viaggiatori sta ancora pianificando viaggi a breve termine, con una quota globale di ricerche nella finestra da 0 a 90 giorni stabile trimestre su trimestre; molte le previsioni per mete più lontane.
Sono questi i trend registrati dal Report Travelers Insights 2022/Q4 (l’ultimo trimestrale dell’anno, sulla base di 70 petabyte di dati proprietari) di Expedia Group Media, la piattaforma globale di annunci di viaggio che collega i marketer con centinaia di milioni di viaggiatori in tutto il mondo.
L’intenzione al viaggio
Come evidenziato già nei report precedenti, l’intenzione di viaggio è in aumento, fenomeno registrato dall’apertura dei confini: le persone continuano a essere desiderose di viaggiare di nuovo e sono disposte a investire. Secondo lo studio Traveller Value Index, quasi la metà (46%) dei consumatori a livello globale afferma che il viaggio è più importante per loro adesso rispetto al periodo pre-pandemia; quasi altrettanti (43%) lo confermano e aumentano il budget di viaggio per l’anno prossimo. In particolare, quasi 8 consumatori su 10 faranno almeno un viaggio di piacere nei prossimi 12 mesi e più della metà (54%) ne farà almeno due. Tuttavia, la priorità dei viaggi può essere influenzata da altri problemi che incidono sulla fiducia dei consumatori, come l’inflazione, l’aumento dei prezzi del carburante, i conflitti in corso e le catastrofi naturali. Sebbene i viaggiatori siano più coscienziosi e compiano scelte basate su sostenibilità, inclusione e rappresentazione, è probabile una rinnovata attenzione al “valore”, al costo.
Vacanze Viaggi & Oltre
I viaggiatori stanno pianificando vacanze più lontano. A livello globale, le ricerche di viaggi per novembre e dicembre sono aumentate di oltre il 60% su base annua e quelle per i viaggi del 2023 del 65%. I city break crescono in popolarità: le grandi città hanno mantenuto le posizioni tra le destinazioni prenotate. Anche il settore dei viaggi d’affari sta guadagnando (+10% anno su anno nel Q3): il 32% dei consumatori prevede di fare un viaggio di lavoro nei prossimi 12 mesi. L’aumento delle ricerche internazionali a settembre è stato probabilmente stimolato dagli annunci sulla riduzione delle restrizioni di viaggio, ma la crescente domanda non riguarda solo i viaggi di piacere autonomi: il 29% farà un viaggio bleisure (combinando viaggi d’affari con viaggi di piacere) e il 28% prenoterà per una durata più lunga. Infine, le ricerche per i viaggi durante le festività natalizie sono aumentate di oltre il 60%.
Le influenze
I consumatori attribuiscono maggiore importanza ai viaggi, e sono alla ricerca di ispirazione da una varietà di fonti, sia online che offline. Mentre amici e familiari (52%) e fornitori di viaggi (44%) sono le fonti più popolari, i social media (35%) rincorrono e superano i punti vendita più tradizionali come le agenzie di viaggio (29%), le pubblicazioni dei media come giornali/riviste (26%) e l’intrattenimento, come tv e film (25%). Sono le generazioni più giovani quelle più influenzate dai social: circa la metà della Gen Z (53%) e dei Millennials (48%).
Le finestre di ricerca
Seguendo le tendenze osservate durante il secondo trimestre, la maggior parte delle ricerche nazionali globali nel terzo trimestre è rientrata nella finestra da 0 a 30 giorni (+15% trimestre su trimestre), poiché l’instabilità incentiva viaggi a breve termine. A livello globale, la quota di viaggiatori alla ricerca di destinazioni internazionali nella finestra di 180 giorni e più è aumentata di oltre il 10% trimestre su trimestre. Secondo lo studio, quasi la metà degli intervistati probabilmente viaggerà a livello internazionale nei prossimi 12 mesi (la quota si fermava al 12% nel 2020 e al 35% un anno fa).
I viaggi in famiglia
Il Traveler Insights Report dello scorso trimestre aveva evidenziato la ripresa dei viaggi internazionali in famiglia e la crescente popolarità delle destinazioni per famiglie: la tendenza sta continuando. La domanda internazionale di viaggi familiari nel Q3 è cresciuta di quasi il 90% anno su anno.
Sostenibilità
I report trimestrali hanno evidenziato l’importanza che i consumatori attribuiscono alla sostenibilità e all’inclusione. La buona notizia è che l’industria sta ascoltando. Secondo lo studio Traveler Value Index 2023, il 74% dei professionisti del settore dei viaggi ha dichiarato che la propria organizzazione fornisce informazioni ai clienti su come possono essere viaggiatori più sostenibili. Molte organizzazioni hanno anche adottato misure per migliorare l’inclusività e l’accessibilità: quattro professionisti del settore viaggi su 5 concordano sul fatto che promuovere l’inclusività e l’accessibilità per tutti i viaggiatori è una priorità assoluta per la loro attività.
Le priorità dei viaggiatori
Prima della pandemia, le attività e le esperienze erano i fattori chiave delle decisioni dei viaggiatori, dando priorità alle offerte al prezzo più basso. Nel primo anno della pandemia, i viaggiatori hanno dato importanza ai protocolli di pulizia, salute e sicurezza. L’ultimo studio ha rilevato che una pulizia avanzata non è più un fattore principale per i consumatori al momento della prenotazione: ora apprezzano maggiormente la possibilità di ottenere un rimborso completo se devono annullare (41%), prezzi bassi (38%) e flessibilità di apportare modifiche senza incorrere in commissioni o penali (33%). Circa la metà dei consumatori ha dichiarato che non avrebbe mai prenotato un alloggio non rimborsabile (47%) o il trasporto (51%).
I venti contrari
I consumatori sono più propensi a citare l’inflazione (51%) come influenzante i loro piani di viaggio nei prossimi 12 mesi. Si sta anche assistendo a un cambiamento nel modo in cui le persone pensano ai viaggi e al prezzo che stanno pagando in relazione al valore percepito: i viaggiatori valuteranno più attentamente ogni aspetto della loro esperienza di viaggio per assicurarsi che valga la pena investire e si allinei con le loro aspettative. Le persistenti preoccupazioni per la pandemia continuano inoltre a influenzare alcune decisioni di viaggio, compresi i tipi di destinazione e le esperienze. Lo studio ha rilevato che i consumatori sono più propensi a scegliere una destinazione vicino a casa (33%) per il loro prossimo viaggio. Ciò è ulteriormente supportato dalle scelte di trasporto, con il 62% di consumatori che si aspetta di viaggiare in auto nei prossimi 12 mesi. Tuttavia, più della metà (51%) dei consumatori prevede di prendere un volo nei prossimi 12 mesi, incluso il 64% delle imprese.
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