Ogni industria, mestiere, professione, ogni attività ha il suo lessico, un vocabolario fatto di vetero e neologismi, che spesso sfociano in acronimi comprensibili solo agli addetti ai lavori, utilizzati per sintetizzare, ma altrettanto spesso servono per indicare tendenze e modelli. Gli anglofoni sono specialisti nell’individuare parole che riassumono, e che diventano in breve modelli identificativi per tutto il comparto in oggetto.
Prendiamo il turismo, dove quest’abitudine a termini inglesi e agli acronimi è consolidata da anni, rafforzata in tempi di innovazione e tecnologia, basti pensare alle mille sigle dei gestionali, dei tassi di occupazione, della redditività per camera… Per venire poi alle tendenze, dai viaggi misti piacere-lavoro (bleisure) al campeggio a cinque stelle (glamping), mode fluide ma etichettate per definire modelli in certo modo ripetitivi, e quindi percorribili nelle pianificazioni degli operatori. Ogni anno si affacciano nuovi trend, figli dell’andamento economico generale, delle (in)certezze sulla sicurezza e sul futuro più prossimo, perfino dell’andamento climatico e della sensibilità ambientale.
Per il 2024 ClubMed, sfruttando il proprio osservatorio, ha individuato sette “buzzword” (di per sé parola nuova, un lemma “che diventa popolare per un periodo di tempo”, dice Wikipedia) per i viaggi che interesseranno nuovi gruppi di viaggiatori. Avvertenze per l’uso: trattasi di indicazioni di mode in essere o in divenire, molto dipendenti da una molteplicità di fattori, alcuni generali, altri più domestici, da prendere quindi con prudenza, ma anche con curiosità. Ecco i magnifici sette buzz.
Lisness, ovvero il contrario del bleisure: prevede di pianificare un viaggio di piacere più lungo e creare al suo interno tempo in cui lavorare. Sia bleisure che lisness si riferiscono alla pratica di conciliare lavoro e piacere, ma secondo Club Med “il rapporto sembra essersi spostato: se con il bleisure l’approccio è quello di aggiungere qualche giorno di riposo extra alla fine del viaggio di affari, il lisness prevede un’inversione ed enfatizza piuttosto la ricerca di esperienze di viaggio più consapevoli e orientate alla mindfulness (che significa osservare con curiosità la propria esperienza, senza giudizi). L’effetto sulla domanda? Richieste di soggiorni più lunghi e della disponibilità di connessione internet ultra-veloce”.
Set-jetting, che significa prendere ispirazione da film e serie TV di successo per scegliere la destinazione delle proprie vacanze, un fenomeno ormai datato, che si fa risalire a “Il Signore degli Anelli”, quando la Nuova Zelanda riscoprì nuovi flussi di turisti, curiosi di vedere di persona le ambientazioni della mitica saga. Negli ultimi tempi, con la valanga di serie e l’altrettanto folto bouquet di piattaforme streaming, complice il grande lavoro delle film commission, il fenomeno è esploso ovunque, come ad esempio in Sicilia, sulle tracce delle location de “Il commissario Montalbano” o di “The White Lotus”, la serie americana ambientata in hotel che è stata girata, nella seconda stagione, al San Domenico Palace di Taormina. Club Med segnala un aumento del 28% di viaggiatori extra Ue, di cui il 59% dagli Stati Uniti, nel suo resort di Cefalù.
Spafari, nella savana come le celebrità. È una fusione tra spa e safari, che indica la crescente domanda di viaggi in Africa, ma non esattamente hard, quanto supercomodi, avventura sì, ma con relax e tutti i comfort.
Gramping. Altro neologismo che unisce “grandparents” (nonni) e “camping” (campeggio): indica viaggi che condividono esperienze tra diverse generazioni, e anche viaggi di nonni e nipoti, senza la presenza dei genitori. Secondo ClubMed è un’abitudine emersa dopo la pandemia, e riguarda la condivisione di esperienze outdoor in strutture ricettive comunque confortevoli sia per i bambini che per i nonni.
Painmoon. Una painmoon (pain significa dolore) – spiega Club Med – è una vacanza che aiuta a superare momenti di difficoltà, rabbia, stress e negatività. Più o meno, qualsiasi viaggio può essere una painmoon, ma la definizione aderisce soprattutto a quei viaggi che prevedono una larga componente wellness, con saune, massaggi e via dicendo.
Minimoon. Un mini-viaggio propedeutico alla vera luna di miele. Post nozze, intanto questo, poi ci sarà tempo per organizzare il viaggio più strutturato. Sullo sfondo, ovviamente, gli alti costi del matrimonio e le prime incombenze dell’eventuale nuova convivenza. Ecco allora il viaggio veloce, quasi un weekend lungo. La vera luna di miele è rinviata a un momento successivo.
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