L’intelligenza artificiale è sempre più utilizzata con successo nel campo della ricerca farmacologica. La nuova scoperta, in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature, che potrebbe rivoluzionare il mondo della medicina è stata fatta dall’istituto MIT, Massachusetts institute of technology di Boston. Una classe di super antibiotici capaci di combattere anche i batteri resistenti ai farmaci di uso comune, che causano infezioni gravi e potenzialmente letali come lo Stafilococco aureo. Il composto identificato dall’algoritmo grazie al metodo deep learning che simula l’elaborazione dati del cervello umano, è in grado di uccidere gli agenti patogeni resistenti alla meticillina. Lo stesso batterio che soltanto negli Stati Uniti, uccide più di 10mila persone l’anno. Queste stesse molecole si sono poi rivelate anche poco tossiche nei confronti delle cellule umane, il che le rende particolarmente efficaci e probabili prossime candidate per lo sviluppo di preparati, sui quali si concentreranno le prossime ricerche, specialmente nel campo degli studi finalizzati ad arginare il fenomeno diffuso e dannoso dell’antibiotico resistenza.



IA svilupperà antibiotici mirati contro i batteri resistenti ai farmaci

L’intelligenza artificiale ha scoperto nuove classi di antibiotici particolarmente attivi contro lo Stafilococco aureo resistente ai farmaci. Una scoperta fatta grazie al metodo di apprendimento utilizzato dall’algoritmo che simula il cervello umano nell’analisi dei dati. Potrebbe essere la svolta per combattere anche l’antibiotico resistenza che ogni anno provoca numerose vittime a causa di agenti patogeni infettivi che non riescono ad essere eliminati con le terapie comuni. Problema che, come ha sottolineato recentemente l’OMS sta contribuendo alla diffusione di batteri sempre più aggressivi e di medicinali inadeguati.



Circa 15mila persone l’anno infatti muoiono a causa di infezioni che non possono essere curate perchè, i microrganismi responsabili si rafforzano e diventano immuni agli antibiotici. Si stima che nel 2050 la resistenza agli antibiotici potrebbe diventare la prima causa di morte nel mondo. Da qui la necessità di implementare i sistemi di intelligenza artificiale per sviluppare cure mirate, sicure ed efficaci.

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