ENZO IACCHETTI IN LACRIME PER MAURIZIO COSTANZO
Enzo Iacchetti in lacrime a Verissimo ricordando Maurizio Costanzo, l’uomo a cui deve la sua carriera. “Mi ha salvato la vita artistica, ha creduto per primo nelle mie possibilità. Mi ha tenuto stretto”, ha detto il conduttore, attore e comico visibilmente emozionato, in collegamento con Silvia Toffanin. “Io penso che queste persone non dovrebbero mai morire…”, ha proseguito a fatica. “Mi ha fatto scalpore che sia andato così, senza dire niente a nessuno. Mi mancherà un casino”. A questo punto è scoppiato a piangere, chiedendo scusa prima di cercare di riprendersi con un fazzoletto in mano.
L’ultima volta che si sono sentiti risale ad una decina di giorni fa, stando a quanto raccontato dallo stesso Enzo Iacchetti. “Mi chiamava alla radio, gli avevo dato la notizia che ero riuscito a comprare un’ambulanza col libro che avevo presentato da lui nel penultimo Costanzo Show e lui era felice per me. Era tifoso di me, qualsiasi cosa facessi”.
IACCHETTI “NON C’ERA BISOGNO CHE MI SGRIDASSE…”
“Non ho mai avuto bisogno che mi sgridasse, forse avevo imparato da lui a fare le cose bene”, ha proseguito Enzo Iacchetti a Verissimo. Quando Silvia Toffanin le ha chiesto la cosa che si ricorderà per sempre di Maurizio Costanzo, ha citato un articolo: “Disse di aver avuto migliaia di ospiti sul palcoscenico del Costanzo Show, ma se avesse avuto bisogno di aiuto i primi che sarebbero arrivati sarebbero stati io e Covatta. Questa cosa mi ha colpito, perché ha avuto 30mila persone su quel palco”. A quel punto ha capito una cosa: “Mi voleva bene ed era un bene contraccambiato. Non so neanche come faccio a fare le repliche in teatro ora…”, ha aggiunto Enzo Iacchetti piangendo. Poi ha salutato Maria De Filippi, consapevole anche del grande legame con la moglie di Maurizio Costanzo. “Quando li incontravo portavo sempre le caramelle dalla Svizzera, quindi pensavo mi chiamassero per quello, invece mi chiedevano se avessi fatto qualcosa. Gli dicevo che mi dava tanto, lui rispondeva che io gli davo troppo”.