Sono tempi questi, della comunicazione social, dove anche la morte viene annunciata pubblicamente, senza un minimo di intimità. In realtà la dichiarazione di Ian Anderson, fondatore e leader di una delle band più amate degli anni 70 e ancora oggi, i Jethro Tull, ha annunciato di essere gravemente malato ai polmoni nel corso di una intervista concessa al giornalista Dan Rather: “Vi dirò qualcosa che non ho mai detto a nessuno in pubblico. Visto che sei tu mi prenderò questo spazio per dirti che soffro di una malattia polmonare grave che mi è stata diagnosticata circa un paio di anni fa”. Si tratterebbe di broncopneumopatia cronica ostruttiva, una malattia polmonare progressiva non completamente reversibile, caratterizzata da una persistente ostruzione delle vie aeree che rende difficoltosa la respirazione, esattamente come il Covid19. “Faccio fatica, a causa di quelle che sono conosciute come esacerbazioni: nei periodi in cui contraggo un’infezione, spesso si tramuta in una grave polmonite e per due o tre settimane faccio veramente fatica a salire sul palco e suonare. Incrociando le dita, sono almeno 18 mesi che non ne ho” ha detto ancora.
LA MACCHINA DEL FUMO
Lo aiuta il fatto di vivere in una casa in un bosco di sua proprietà dove ha piantato lui stesso 40mila alberi. Il musicista dà la colpa, in modo alquanto bizzarro, alla macchina del fumo che si usa normalmente su quasi tutti i palcoscenici per fare coreografia: “Ho passato 50 anni della mia vita sul palco tra queste cose miserabili che chiamo macchine del fumo. Oggi si chiamano semplicemente ‘hazers‘ come se fossero qualcosa di innocente, che non ti danneggiasse i polmoni. Credo che siano una parte sostanziale del problema che ho”. In realtà secondo i medici neanche il fumo di sigaretta sarebbe responsabile di questa patologia. Scozzese di nascita, Ian Anderson diede vita a fine anni 60 al gruppo Jethro Tull (nomignolo di un folletto della tradizione popolare), inizialmente un gruppo blues, poi evolutosi nell’incrocio tra musica folk classica. Lui era il cantante e il flautista, diventato famoso per la sua posa con una gamba piegata sull’altra durante le sue esibizioni. Tra i dischi più famosi del gruppo si ricordano capolavoro Aqualung, Think as a breick e Songs from the wood. Ha inciso anche diversi dischi da solo ed era continuamente in tour fini all’aggravarsi della malattia.