Giant Berg, il più grande iceberg del mondo separatosi dalla piattaforma di ghiaccio Larsen C in Antartide il 12 luglio 2017, è in rotta di collisione con la Georgia del Sud. Lo riferisce l’Agenzia Spaziale Europea, che attraverso i suoi satelliti sta monitorando l’enorme blocco di ghiaccio. Missioni satellitari come Copernicus Sentinel-1, negli ultimi tre anni sono state utilizzate per rintracciare il berg mentre andava alla deriva nell’Oceano Antartico. Come riportato dall’AdnKronos, se durante i primi due anni l’iceberg era rimasto nelle vicinanze della sua calotta glaciale madre grazie all’ostacolo fisico rappresentato dal ghiaccio marino, adesso, come mostra la mappa diffusa dall’Agenzia Spaziale Europea, il blocco principale dell’A-68 berg, noto come A-68A, sta dirigendosi rapidamente verso la Georgia del Sud, collocata nell’oceano Atlantico Meridionale a nord-est della Penisola Antartica
ICEBERG GIGANTE IN ROTTA DI COLLISIONE CON LA GEORGIA DEL SUD
L’Esa ha fatto il punto della situazione attraverso un post pubblicato sul suo sito istituzionale spiegando che A-68A “ora dista circa 350 chilometri dall’isola“. Per comprendere la portata del colosso di ghiaccio, l’Esa ha chiarito che l’iceberg è di circa le stesse dimensioni dell’isola dell’Atlantico meridionale. Di fatto si stima che sia grande 5.800 chilometri quadrati, praticamente 4 volte e mezzo la città di Roma. Ne deriva che potrebbe affondare nelle acque poco profonde al largo provocando problemi importanti alla fauna selvatica dell’isola e alla vita sui fondali marini: “Pinguini e foche – spiega l’Agenzia Spaziale Europea – hanno bisogno di accedere al mare per nutrirsi, quindi l’iceberg potrebbe facilmente bloccare le loro rotte di foraggiamento e la vita sul fondo del mare potrebbe essere schiacciata“. Già nel 2004 un altro iceberg, l’A38, si incagliò nella Georgia del Sud provocando la morte di molti cuccioli di pinguino e foca.