Parlare oggi di “democrazia digitale” impone necessariamente di parlare anche di “identità digitale”: le regole della democrazia sono garantite solo se c’è la certezza dell’identità del cittadino quando naviga nella rete.
Quando siamo online, infatti, è come se avessimo un gemello digitale che fa acquisti, esprime opinioni, iscrive il figlio a scuola, controlla una prescrizione sanitaria. Questo nostro gemello digitale deve però essere salvaguardato con lo stesso impegno che poniamo nella cura della nostra integrità fisica, morale, economica, politica e culturale. Ciò può avvenire solo tutelando la nostra identità digitale che in Italia è rappresentata da SPID (Sistema pubblico di identità digitale) e dalla CIE (Carta di identità elettronica).
SPID e CIE sono i due strumenti di identità digitale che tutti i cittadini italiani hanno il diritto di avere per esercitare i propri diritti e per assolvere i propri doveri online.
Il Dipartimento innovazione della Lega Salvini Premier ha lavorato tantissimo nella precedente e nell’attuale legislatura per promuovere questi strumenti di identità digitale con atti e iniziative legislative che hanno portato a risultati importanti: oggi, sono stati distribuiti ai cittadini italiani 38.973.239 SPID e 48.003.316 Carte di identità elettroniche.
Il Dipartimento innovazione è stato impegnato anche in quella che è la nuova identità digitale europea, con due ordini del giorno (9/3374/11 e 9/3424/243) che sono stati approvati all’unanimità, dando un contributo fondamentale anche all’utilizzo dell’app IO (che sarà il nuovo sistema di identità digitale europeo) come contenitore di tutti i documenti digitali, tra i quali la patente che entro il 4 dicembre sarà disponibile digitalmente per tutti i cittadini italiani.
Non basta però parlare di identità digitale europea, ma occorre guardare anche a quello che succederà oltreoceano con la nuova Amministrazione americana. È per questo che bisogna tenere monitorato cosa accadrà a Bruxelles e a Strasburgo dove si sta definendo come integrare l’identità digitale europea con quella americana con lo scopo di incentivare il commercio elettronico tra i due continenti.
Il National Institute of Standards and Technology (NIST) del Dipartimento del commercio americano, d’intesa con l’Unione europea, ha infatti promosso una serie di approfondimenti finalizzati a confrontare il quadro di riferimento del sistema di identità digitale europeo con quello americano per progettarne l’integrazione.
È importante quindi a lavorare per promuovere un’identità digitale semplice da utilizzare, ma allo stesso tempo sicura e in grado di accompagnare la democrazia e la crescita economica del Paese.
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