Comprendere in che società stiamo vivendo, tenendo conto della velocità e della varietà dei cambiamenti che la attraversano, è cosa tutt’altro che facile; eppure, se vogliamo dialogare con essa, è una delle sfide che dobbiamo affrontare quotidianamente perché da questo dipende molto del nostro benessere sul piano psicologico, sociale e perfino materiale. Dialogare con la società contemporanea è cosa davvero complessa, dal momento che si tratta di una società in continua evoluzione e non è facile capire in che direzione stia andando. Possiamo però provare ad identificare i cosiddetti Megatrend e verificare il loro impatto nella vita delle persone e delle istituzioni.



Trend e Megatrend

Il presente è il tempo della potenzialità: porta in sé il germe di tutti i futuri possibili, ma ogni decisione che prendiamo condiziona il nostro futuro, nel bene e nel male, e questa consapevolezza deve guidarci, sapendo che anche il non-decidere è una decisione, e non delle migliori. L’esame del passato ci rivela come le decisioni prese condizionino il futuro di una persona, di una azienda, di un Paese. Una cosa difficile da cogliere a volte è la irrevocabilità di determinate scelte. Si può sempre ricominciare, cambiare opinione, modificare la propria decisione, ma non si può tornare indietro. Ogni decisione lascia una traccia che è difficile cancellare. Non è un video gioco in cui si può sparare, uccidere qualcuno e poi farlo tornare in vita. La morte, ad esempio, è irrevocabile e questo la rende un’esperienza difficilissima da vivere, perché nessuno fa esperienza della propria morte. Ci si può separare, si può divorziare, ma i figli restano come una realtà viva di cui occorre comunque prendersi cura. Non si può negare la filiazione o la genitorialità una volta che si sono date.



Ci sono anche esperienze apparentemente meno rilevanti rispetto a quelle citate che non permettono di tornare indietro; per esempio, un WhatsApp inviato, una foto o un commento pubblicato sul web, ecc. restano per sempre sospese nel mondo digitale. Esiste una enorme libertà nelle scelte che si possono fare, ma non c’è la libertà di negare le scelte fatte. Si tratta di un aspetto difficile da comprendere e da accettare per chi è abituato a muoversi in un mondo virtuale, dove si può sempre tornare indietro.

La tecnica e la scienza permettono di anticipare il futuro per identificare opportunità, guidare l’innovazione, adattarsi al cambiamento e superare una serie di difficoltà. Ci mostrano tendenze che statisticamente hanno maggiore probabilità di tradursi in fatti reali e questo può ridurre l’incertezza con la quale dobbiamo confrontarci in ogni momento. Ci sono anche cambiamenti di costume, di valori, di criteri, che modificano aspetti strutturali della nostra società, e richiedono una particolare attenzione per distinguere ciò che rafforza la coesione sociale e ciò che invece la pone a rischio. Basta pensare ai 5 Megatrend più diffusi nel nostro tempo: la dittatura del relativismo, l’ideologia gender, l’ambientalismo radicale, il transumanesimo trascinato dalla IA, la secolarizzazione, con la perdita del senso del sacro e della trascendenza.



Non sempre gli algoritmi che supportano i Megatrend sono in grado di intercettare tempestivamente il disagio sociale, la sofferenza diffusa, una sorta di epidemia incipiente che si muove in modo sottile. Quando questi fenomeni esplodono ci si chiede come e perché non erano stati previsti; spesso si scopre che erano stati intravisti, ma sottovalutati, perché l’intelligenza umana, la libertà e la responsabilità sono un mix di fattori che interagiscono in modo a volte imprevedibile. È il famoso fattore umano, che può spiazzare statistiche ed algoritmi, alla ricerca di valori e significati che scaturiscono dal mistero della libertà umana, reale e concreta più di quanto si creda. Anche perché, per chi crede, c’è una misteriosa simbiosi tra la libertà umana e la Provvidenza, la Grazia e l’intervento di Dio nella storia.

Dialogare

Per comprendere e dialogare con la società contemporanea i Megatrend sono quindi un aiuto, perfino una condizione necessaria, ma certamente non sufficiente. Per massimizzare la nostra libertà e assumerci le responsabilità che ci competono, occorre cercare di comporre un quadro che ci dica non solo in che tipo di società siamo immersi, ma anche verso dove sta andando questa società e come noi ci stiamo muovendo rispetto alle sue proposte, che non di rado possono trasformarsi in una dittatura “silenziosa”, ma non per questo meno potente. In altri termini dobbiamo imparare a riflettere su come stiamo vivendo la nostra libertà, su quali sono i condizionamenti sociali, più o meno sottili che rendono più difficile assumerci le nostre responsabilità, ed essere davvero protagonisti della grande avventura che è la nostra vita e la vita delle persone con cui siamo in rapporto.

Comunque, ogni riflessione sui trend dominanti in una determinata epoca deve partire da una riflessione sulla visione dominante dell’uomo, cercando di mettere a fuoco alcune categorie squisitamente umane: la dignità dell’uomo, la sua coscienza e la sua libertà, la sua relazionalità, il suo carattere sociale, il valore che si attribuisce alla vita, alla famiglia, al rapporto con Dio. Solo così sarà possibile affrontare le sfide poste dalla cultura dell’apparenza, del relativismo e del pragmatismo, del tecnicismo, ma anche le sfide della cultura negazionista, la cosiddetta cultura woke. Aumentando la nostra consapevolezza di come queste tendenze contribuiscano a creare Trend e Megatrend dal forte potere condizionante.

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