Idina Ferruzzi era una donna riservata ma decisa, soprattutto quando si trattava di tutelare il nome della famiglia. Così veniva descritta la moglie di Raul Gardini, morta nel 2018. Era una dei quattro azionisti della “cassaforte”, nonostante ciò rimase sempre lontana dai riflettori. Non era semplice vivere al fianco di un uomo che amava il rischio e voleva sempre vincere ed era al centro della ribalta internazionale, ma Idina Ferruzzi – che in realtà si chiamava Ida ma veniva chiamata Idina in memoria della nonna materna Dina – forte dell’educazione ricevuta nella sua famiglia patriarcale, ci riuscì giorno dopo giorno. Raramente la moglie di Raul assunse un ruolo pubblico.
Lo fece nel 1991, quando prese posizione contro il fratello e le sorelle che avevano cacciato Gardini dalla “Serafino Ferruzzi”, e nel 1994, a meno di un anno dalla tragica morte di Raul Gardini, partecipando alla trasmissione “Il processo”, condotta su Rai1 da Enzo Biagi, nella quale Idina Ferruzzi rilasciò dichiarazioni molto dure sulle responsabilità del tracollo del Gruppo.
IDINA FERRUZZI, UNA VITA AL FIANCO DI RAUL GARDINI
Idina Ferruzzi conobbe Raul Gardini nel 1949. Le due famiglie si conoscevano da tempo. Così Raul cominciò a frequentare la casa del fondatore dell’impero che in quegli anni muoveva i primi passi nel commercio delle materie prime agricole. Idina, che all’epoca aveva 14 anni, cominciò a mettere gli occhi su Raul, 16enne. «Io non sapevo nuotare, un giorno sul molo di Marina gli chiesi di fare un tuffo per me. E fu l’amore», raccontò lei ad Enzo Biagi. Qualche anno dopo lui cominciò a lavorare per il futuro suocero e nel 1957 entrò col 10% nella Calcestruzzi, appena costituita da Serafino. Poi i due si sposarono e Idina Ferruzzi scoprì che il marito era diverso al padre, per il quale veniva il lavoro prima di tutto. Ma Raul Gardini lo metteva in primo piano assieme a caccia, poker e vela.
Infatti, fu subito rottura col suocero. Idina Ferruzzi ebbe la capacità, oltre che la pazienza e tenacia, di mediare e riportare il marito all’interno dell’azienda. I due ebbero tre figli: Maria Speranza, Ivan Francesco ed Eleonora. Dopo la morte del padre e la scalata del marito ai vertici del Gruppo, la moglie di Raoul Gardini si fece conoscere quando promosse un’iniziativa benefica: la sottoscrizione della prima Tac per l’ospedale di Ravenna.