Idmo: è questo l’acronimo di Italian Digital Media Observatory, l’osservatorio dell’Unione Europea ideato dalla Commissione UE allo scopo di costituire un punto di riferimento per l’analisi e il contrasto alla disinformazione. A presentare il progetto a Roma, nella sala delle colonne della sede di viale Pola dell’Università Luiss Guido Carli, tra gli altri Paolo Gentiloni, Commissario Europeo agli Affari economici, Paola Severino, Vicepresidente Luiss, Carlo Fuortes, Amministratore Delegato Rai, Giuseppe Moles, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato TIM. Come riportato da Huffington Post, il coordinatore dell’evento Gianni Riotta, direttore del Luiss DataLab, ha dato il via alla conferenza di presentazione ringraziando l’UE per i fondi stanziati a sostegno del progetto: “Lavoreremo per insegnare a distinguere il vero dal falso” – ha detto – “e se qualcuno pensa che il problema non sia diffuso basti pensare che il 20% dei cittadini americani non crede alla scienza, il 50% dei cittadini britannici non crede alla stampa insieme al 48% degli americani e il 42% degli inglesi pensa che il governo menta. Negli ultimi mesi nel nostro paese la disinformazione è aumentata del 500%. Basta questo per capire la vastità del problema che dobbiamo affrontare“. L’Hub italiano, IDMO – Italian Digital Media Observatory, sarà realizzato con il coordinamento dall’Università Luiss Guido Carli insieme a RAI, TIM, Gruppo GEDI La Repubblica, Università di Tor Vergata, T6 Ecosystems, Newsguard, Pagella Politica e con la collaborazione di Alliance of Democracies Foundation, Corriere della Sera, Fondazione Enel, Reporters Sans Frontières, The European House Ambrosetti.



IDMO NASCE L’OSSERVATORIO PER DISTINGUERE IL VERO DAL FALSO

Gianni Riotta ha anche riportato le parole del Commissario Europeo Paolo Gentiloni, che per altri impegni istituzionali non poteva essere presente alla conferenza: “La disinformazione accresce le divisione nelle nostre società e mina le basi del normale dibattito democratico: la pandemia ha inoltre evidenziato il terribile impatto della disinformazione sulla salute delle persone“, ha detto, rimarcando la necessità di “combatterla, nel rispetto dei valori e dei diritti fondamentali europei quali la libertà di espressione e di informazione“. Una responsabilità, ha spiegato, che “spetta in primis al mondo dell’informazione, ma compito delle istituzioni è sostenere questo impegno“. Gentiloni ha concluso il suo messaggio dicendo che “di fronte alla rapidità con cui si diffonde la disinformazione in rete, la sfida che l’Osservatorio italiano si prepara ad affrontare è tra le più difficili del nostro tempo. Ma si tratta di un impegno più che mai necessario. Ne va della salute delle nostre democrazie e dei nostri cittadini“. Anche il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, ha espresso il suo orgoglio per la nascita del nuovo IDMO attraverso un videomessaggio: “Confido che ci possano essere presto nuove ulteriori iniziative di collaborazione insieme all’osservatorio, l’onda di disinformazione e fake news cui abbiamo assistito negli ultimi anni in Europa e nel mondo rischia di indebolire il diritto a una corretta informazione che è alla base della nostra democrazia. Dobbiamo guardare a queste dinamiche non solo dal lato dei problemi principali ma anche delle opportunità, la democrazia potrà puntare su dei nuovi strumenti per divenire più resiliente nei confronti di possibili future campagne di disinformazione“.

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