Bufera nei confronti del calciatore Idrissa Gueye, 32enne di origini senegalesi di proprietà del Paris Saint Germain. In occasione della sfida di sabato scorso fra il PSG e il Montpellier, gara valevole per il campionato francese, sulla casacca dei parigini si era deciso di applicare una patch arcobaleno a sostegno della comunità LGBT e simbolo della lotta contro l’omofobia. Peccato però che lo stesso Gueye abbia deciso di non indossare la divisa, non scendendo così in campo.
Il tecnico dei parigini, Mauricio Pochettino, aveva spiegato “Ha dovuto lasciare la squadra per motivi personali, ma non è infortunato”, e il vero motivo è appunto emerso nelle ultime ore. Gueye non ha voluto condividere la condanna nei confronti di coloro che commettono atti di violenza verso chi ha un determinato orientamento sessuale, e già l’anno scorso il 32enne di Dakar era stato assente nel campionato dedicato sempre alla solidarietà verso il mondo LGBT.
IDRISSA GUEYE, PRESIDENTE SENEGAL DALLA SUA PARTE
Ad alimentare le polemiche ci ha pensato il presidente della Repubblica del Senegal, Macky Sall, che ha preso le difese del proprio connazionale scrivendo così su Twitter: “Sostengo Idrissa Gana Gueye. Le sue convinzioni religiose devono essere rispettate”. Diversa è stata invece la reazione dell’associazione per la lotta all’omofobia nello sport, “Rosso Diretto”, che ha invece scritto: “L’omofobia non è un’opinione ma un reato. Lfp (lega calcio) e Psg devono chiedere a Gana Gueye di spiegarsi e molto rapidamente. E punirlo se necessario”.
Al momento sia la federcalcio francese quanto il Paris Saint Germain non hanno commentato la vicenda ma è probabile che, visto l’eco che ha ottenuto la stessa, nei prossimi giorni possa essere presa una decisione, molto probabilmente una punizione sotto forma di pena pecuniaria, o magari l’esclusione per la sfida in programma sabato prossimo al Parco dei Principi, leggasi PSG-Metz, ultimo appunto della Ligue 1 2021-2022. Sono attesi aggiornamenti nelle prossime ore.