La produzione di idroelettrico nel corso del 2023 sembrava essere, nei primi mesi dell’anno, davanti ad un importante tonfo, che tuttavia è stato invertito grazie al mese particolarmente piovoso di maggio, che ha permesso di registrare un aumento di circa il 7%. Sono i dati resi noti da Elettricità Futura, che ha raccolto le rilevazioni sul campo fatte da Terna elaborandole in un report citato dal Sole 24 Ore.



Di fatto, dunque, rispetto ai primi 6 mesi dell’anno scorso, l’idroelettrico quest’anno è cresciuto di circa 7 punti percentuali, che purtroppo si accompagnano ancora ad una diminuzione in termini assoluti. Infatti, secondo il report, rispetto ai dati “record” del 2020 e del 2021, quest’anno rappresenta comunque una diminuzione di 36 punti percentuali. Non fa conto, invece, il 2022 in cui si sono registrati i dati più funesti, con un calo di 40 punti percentuali rispetto ai due anni precedenti. L’idroelettrico, insomma, sembra crescere nuovamente, dopo la complicata siccità di inizio anno, in un trend che per alcuni addetti del settore potrebbe portare ad aumenti anche assoluti a fine anno.



Elettricità futura: “Con il pnrr si rilanci l’idroelettrico”

Commentando i dati sulla produzione di idroelettrico, Agostino Re Rebaudengo presidente di Elettricità Futura, auspica che “l’aggiornamento del Pnrr sia l’opportunità per creare le condizioni di un rilancio degli investimenti” sottolineando come si tratti di “un comparto che aumenta l’indipendenza e la sicurezza energetica, pesantemente colpito dalle conseguenze della siccità record che si verifica in Italia già da due anni”.

Per permettere un aumento degli investimenti nell’idroelettrico, sottolinea ancora Rebaudengo, “andrebbe favorita la continuità della gestione in capo agli attuali operatori, ad esempio, prolungando la durata delle concessioni idroelettriche (che in Italia è la più breve di tutta Europa) anche per non sfavorire la filiera nazionale”. Argirò, amministratore delegato di Compagnia Valdostana delle Acque, invece, l’idroelettrico nel 2023 ha tutte le carte in regola per “essere migliore del 2022”, spiegando come lo Snow Water Equivalent (che misura l’entità del manto nevoso) sia in aumento, permettendo di aprire ad un periodo estivo positivo, e ad un inverno ancora più produttivo.