Dopo lo stop dell’Organizzazione mondiale della sanità alla sperimentazione dell’idrossiclorochina, arriva quello dell’Aifa all’uso di questo farmaco per il trattamento del Covid-19 al di fuori degli studi clinici. L’Agenzia italiana del farmaco ha spiegato che l’idrossiclorochina è stata resa disponibile «tenendo conto di evidenze scientifiche preliminari su pazienti COVID e a fronte di un profilo di tossicità che appariva consolidato sulla base degli usi clinici autorizzati per il trattamento cronico delle malattie reumatiche». Ma ora ci sono «nuove evidenze cliniche relative all’utilizzo di idrossiclorochina nei soggetti con infezione da SARS-CoV-2» secondo i quali è stato riscontrato «un aumento di rischio per reazioni avverse a fronte di benefici scarsi o assenti». Per questo l’Aifa ha deciso di sospendere l’autorizzazione all’uso di questo farmaco per il trattamento del Covid-19, sia in ambito ospedaliero che domiciliare. (agg. di Silvana Palazzo)
IDROSSICLOROCHINA, OMS: STOP A SPERIMENTAZIONE
L’idrossiclorochina non è sicura per il trattamento del Covid-19. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha per questo annunciato la sospensione dei test sull’uso di questo farmaco, esprimendo la sua preoccupazione in termini di sicurezza. Nei giorni scorsi il dottor Mike Ryan, nel consueto briefing sul coronavirus, aveva chiarito che non era stata ancora provata l’efficacia dell’idrossiclorochina contro l’infezione provocata da Sars-Cov-2. «Ci sono invece diversi studi che mettono in guardia sugli effetti collaterali». Cinque giorni dopo arriva la decisione dell’Oms di sospendere i test del farmaco su cui si è esposto il presidente americano Donald Trump, il quale però ha precisato recentemente di aver sospeso l’assunzione. «Il gruppo esecutivo ha provvisoriamente sospeso l’uso dell’idrossiclorochina», ha dichiarato oggi Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms. Pur essendo un farmaco efficace per alcune malattie autoimmuni e la malaria, non è considerato sicuro invece se somministrato ai malati di Covid-19.
IDROSSICLOROCHINA, OMS: “PIÙ ALTO TASSO MORTALITÀ”
Da Ginevra, dove si tiene tradizionalmente la conferenza stampa, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha spiegato che il gruppo esecutivo si è incontrato sabato per discutere dell’idrossiclorochina. Dopo i risultati di uno studio pubblicato su Lancet, che ha evidenziato «un più alto tasso di mortalità tra i pazienti», si è deciso di avviare «una revisione dei dati del braccio di pazienti trattati con idrossiclorochina e clorochina nello studio “Solidarity”». Inoltre, si è deciso di «interrompere momentaneamente» la sperimentazione nel gruppo «in trattamento con idrossiclorochina e clorochina nello studio Solidarity». Gli altri gruppi del trial, che sta valutando quattro farmaci, andranno avanti. L’Oms comunque ha garantito che fornirà un aggiornamento il prima possibile. «Desidero ribadire che questi farmaci sono generalmente considerati sicuri per l’uso in pazienti con malattie autoimmuni o malaria», ha ribadito Tedros Adhanom Ghebreyesus. Ma la decisione è destinata a far discutere, visto che su questo farmaco i pareri sono discordanti.