CALCIOMERCATO MILAN. Mario Ielpo, ex portiere rossonero e sempre vicino alle vicende del Milan anche oggi che esercita la professione di avvocato, contattato da IlSussidiario.net ha fatto il punto sulle vicende di mercato del club. A partire dal primo arrivo, quello di Mike Maignan, che potrebbe dare il “la” alla partenza di Gigio Donnarumma di cui, come sottolineato anche dallo stesso Ielpo, si parla ormai da anni…



Alla luce della Champions conquistata dopo 7 anni, come valuta la stagione del Milan?

Una stagione eccezionale, credo che più di questo non potesse essere chiesto. Pioli merita la conferma così come tutto il gruppo ma anche un ringraziamento, hanno raggiunto traguardi importanti, conducendo anche metà del campionato in testa alla classifica. Tante cose positive e una stagione assolutamente eccellente.



L’arrivo di Maignan ha rappresentato il primo colpo del nuovo Milan…

Ho cominciato a seguirlo da quando ci sono state le prime voci sul suo possibile arrivo al Milan, quindi da tre-quattro mesi e mi ha fatto un’ottima impressione, è un portiere che ha grande personalità e qualità tecniche importanti, abbinate nel contempo a un grande fisico. Si presenta da campione di Francia e l’impressione è sicuramente buona, è chiaro che si tratta di una conoscenza superficiale tratta dall’osservazione delle prestazioni nel finale di campionato, poi come sempre sarà il campo a dire l’ultima parola.



Il futuro di Donnarumma è già scritto?

Credo che per quanto riguarda l’offerta per il rinnovo del contratto di più il Milan non potesse fare. E’ un tormentone che va avanti da un po’, addirittura dalle gestioni precedenti, partendo da quando c’era ancora Galliani passando per la proprietà cinese fino a oggi. L’offerta era sicuramente valida sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista tecnico. Per andare meglio del Milan Donnarumma dovrebbe accasarsi in club come Barcellona, Real Madrid, Manchester City, allora questo potrebbe voler dire un salto di qualità dal punto di vista tecnico. Dal punto di vista economico non vedo una squadra che possa raggiungere cifre astronomiche come 15 milioni a stagioni, se poi si tratta di guadagnarne 9 o 10 non so. Se andasse in una squadra sulla carta favorita per vincere la Champions potrebbe essere il miglioramento tecnico che cercava, perché il Milan al momento non parte per questo obiettivo, sembra comunque di vivere le storie degli anni passati.

All’ipotesi Juventus crede poco?

No, credo molto in verità, però in questo momento non vedo una grande differenza nel passare dal Milan alla Juventus. I bianconeri quest’anno non sono riusciti a fare bene in Champions, hanno messo in bacheca una Coppa Italia che a mio avviso avrebbe meritato l’Atalanta. Andare dal Milan alla Juventus non mi sembrerebbe un grandissimo miglioramento nelle prospettive di carriera del giocatore. I bianconeri l’anno prossimo potrebbero tornare in lotta per lo Scudetto, così come potrebbe essere in lizza il Milan, e in Champions non credo abbiano prospettive di vittoria almeno nel pronostico. Il Milan in questo momento mi sembra la più solida delle squadre italiane, perché le traversie a livello economico che le altre grandi del calcio italiano stanno passando in questo momento il Milan le ha attraversate due anni fa. Oggi la gestione dei rossoneri dal punto di vista economico è eccezionale, la gestione dal punto di vista tecnico lo è altrettanto, magari non è la squadra in grado di pagare gli stipendi più alti in assoluto o di partire favorita per la Champions, ma in Italia trovare meglio mi sembra difficile, al massimo ci si può mantenere sullo stesso livello. Se si trattasse insomma semplicemente di andare a guadagnare un po’ di più, neanche moltissimo, capirei poco la scelta di lasciare il Milan da parte di Donnarumma.

Di sicuro per la Juventus c’è che tornerà Allegri…

Sì credo sia una soluzione ottimale per la Juventus, sicuramente penso sia il massimo a cui si possa arrivare. Stimo molto Massimiliano Allegri, lo conosco anche abbastanza bene e sicuramente per la Juventus si tratta della scelta al top per provare a far ripartire un ciclo vincente.

Si aspettava l’addio repentino e improvviso di Conte all’Inter?

Sì perché conoscendo le caratteristiche di Conte e come si muove nella sua carriera si sa che vuole dalle sue società sempre il massimo della competitività e conoscendo i problemi dell’Inter, considerando anche le difficoltà che la proprietà cinese del club ha avuto in patria, non era più convinto che la gestione del club potesse garantire la massima competitività prospettata all’inizio del progetto.

(di Fabio Belli)