Iggy Pop: “Per sballarmi fumavo anche le ragnatele”. Lo dice senza troppi fronzoli la rockstar originaria del Michigan, ospite dell’inglesissimo Jonathan Ross Show, tornando con la mente ai primi – folli – anni Settanta con la band The Stooges, dove Iggy si cimentava in un genere “proto punk”: “Da qualche parte devi pur cominciare, anche se è stata un’esperienza piuttosto spiacevole”, ha detto sorridendo. Poi ha raccontato i suoi tanti eccessi (per non chiamarle pazzie). Un esempio? Una volta mise la lingua in una presa elettrica. Però, precisa, era solo “il trasformatore di un trenino giocattolo”. Basterebbe questo appunto a descrivere un personaggio che definire “sui generis” è dire poco. Fuori dagli schemi, impossibile da catalogare in una determinata categoria. Iggy Pop: basta (e avanza) questo.
Iggy Pop: “Il mio segreto? Vado a letto presto”
Iggy Pop ha creato in ambito performativo musicale un suo stile molto riconoscibile che lo ha portato ad alternare eccentricità e provocazioni tutto in nome di un unico grande ideale: la libertà d’espressione. Lui è solito esercitarla ad esempio saltando e correndo da una parte all’altra del palco, a petto nudo, per tutta la durata dei suoi concerti. E questo accade anche ora che la rockstar ha 72 anni suonati. Guai però a preoccuparsi per lui. Come riportato da “Il Fatto Quotidiano”, Iggy ha infatti spiegato al Jonathan Ross Show:”Sono ancora vivo perché ho la capacità di calcolare il rischio. Il mio psichiatra una volta mi disse che sapevo benissimo quanto potevo spingere e soprattutto quando era il momento di tornare indietro”. Se ne invidiate la forma, però, provate a dargli ascolto:”Per stare così la sera vado a dormire presto”.