«Mi sorprende che il Pd e la Sinistra abbiano rifiutato una mediazione sul ddl Zan, ma mi sorprende fino a un certo punto: forse preferiscono che la legge sia bocciata»: così Ignazio La Russa, esponente di spicco di Fratelli d’Italia ai microfoni de L’aria che tira.

Protagonista di un dibattito acceso con il conduttore Francesco Magnani, Ignazio La Russa ha aggiunto: «L’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori del Ministero dell’Interno dice che dal 2010 al 2018 l’insieme di presunte condotte illecite con intenti discriminatori per ragioni di orientamento sessuale o di identità di genere sono 212, cioè 26 segnalazioni all’anno. Sono troppe, ma non si venga a dire che l’Italia su questo terreno sia peggio di qualunque altro Paese».



IGNAZIO LA RUSSA: “DDL ZAN NON RISPONDE A UNA EMERGENZA”

Ignazio La Russa ha poi acceso i riflettori sulle posizioni della Santa Sede: «Una legge di questo genere non è una risposta a una emergenza, che non esiste. Noi non siamo contrari ad aumentare le pene per qualunque azione di violenza, non ci piace che si colpiscano le idee. Se perfino il Vaticano è dovuto intervenire perché teme che siano arrestati i preti per le loro idee, perché dicono che il matrimonio tra persone dello stesso sesso non gli piace. Se noi dicessimo che non vogliamo che si adottino bambini da parte di coppie dallo stesso sesso rischieremmo 4 anni di carcere. E questa legge vuole anche spiegare a bambini e bambine di scuola elementare che possono essere maschi e femmine se lo desiderano. Vanno lì a dirgli che la cultura gender è una cosa bella, tranquilla e che va tutelata. Ai bambini non si insegna questo, questa è una legge che non serve a nessuno».



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