Il buono, il brutto e il cattivo, su Rai 3 un grande classico del cinema italiano

Il buono, il brutto e il cattivo va in onda oggi, 13 agosto, su Rai 3 un grande classico del cinema italiano e internazionale a partire dalle 20.30. Il western, realizzato e prodotto nel 1966 in Italia dalla Produzioni Europee Associate (che si è anche occupata della distribuzione) in collaborazione con United Artists, con produzione a cura di Alberto Grimaldi, è stato diretto dal grande Sergio Leone, che ha altresì curato il soggetto (in collaborazione con Luciano Vincenzoni) e la sceneggiatura (con lo stesso Vincenzoni, Age & Scarpelli e Segio Donati). La fotografia fu affidata a Tonino Delli Colli, con montaggio di Eugenio Alabiso e Nino Baragli, effetti speciali di Eros Bacciucchi e Giovanni Corridori, musiche dell’immenso Ennio Morricone, scenografia e costumi di Carlo Simi e Rino Carboni al trucco.



Il cast, di caratura internazionale, vanta attori di grande calibro, quali Clint Eastwood (La trilogia del dollaro, la saga dell’Ispettore Callaghan, Fuga da Alcatraz, Gli Spietati, Brivido nella notte, Million Dollar Baby, Mystic River, American Sniper, Gran Torino), Eli Wallach, Lee Van Cleef, Aldo Giuffré, Mario Brega (La marcia su Roma, I mostri, Buffalo Bill, la Trilogia del Dollaro, C’era una volta in America), Luigi Pistilli, Rada Rassimov (Il gatto a nove code, Caligola, Gli angeli del potere, Bel Ami), Enzo Petito, Claudio Scarchilli, Livio Lorenzon, Antonio Casale, Sandro Scarchilli, Benito Stefanelli e Angelo Novi.



Il buono, il brutto e il cattivo, la trama del film

La trama de Il buono, il brutto e il cattivo si apre sulla guerra di secessione americana, con il bandito Tuco Benedicto Pacífico Juan María Ramírez (interpretato da Eli Wallach), catturato da tre cacciatori di taglie, che viene però salvato da un quarto che lo consegna successivamente alla giustizia; sfortunatamente viene condannato a morte. Durante l’esecuzione per impiccagione, il malvivente Bounty Killer (Clint Eastwood) taglia il cappio con un colpo di fucile, liberando Tuco e aiutandolo a fuggire, spartendo la taglia con lui. Per guadagnare altre ricompense, i due fondano una società a delinquere per ripetere l’exploit, ma Bounty Killer, che Tuco ha rinominato “il Biondo”, dopo un solo tentativo riuscito tradisce Tuco e lo abbandona nel deserto legato. Nel frattempo Sentenza (Lee Van Cleef), un sicario senza scrupoli, viene a conoscenza di una cassa con all’interno duecentomila dollari rubati all’esercito dei confederati e nascosti da Jackson (Antonio Casale), arruolatosi con i sudisti sotto falso nome, come Bill Carson. Tuco, fuggito dal deserto, si rifornisce di armi e dà la caccia al Biondo per vendicarsi, ma il primo tentativo di ucciderlo fallice; cionondimento Tuco lo cattura e gli fa attraversare a piedi il deserto senza bere né schermarsi dal sole. Dopo lungo tempo egli prova a sparargli di nuovo, ma viene distratto da una diligenza senza cocchiere, con sopra i cadaveri di soldati confederati, che si precipita immediatamente a saccheggiare, scoprendovi un superstite, un certo Bill Carson, che gli promette duecentomila dollari in cambio di acqua. Prima di morire, Carson rivela il nascondiglio del tesoro in parte a Tuco (cimitero di Sad Hill) e in parte al Biondo (la tomba in cui il denaro si trova).



Costretto ad aiutare il Biondo per scoprire dov’è il bottino, Tuco lo trasporta alla missione francescana di Sant’Antonio per salvarlo. Prima di ripartire, litiga e viene alle mani con il priore del convento, il fratello Pablo (Luigi Pistilli), che non approva la sua vita da bandito. Sentenza, anch’egli alla ricerca del denaro, è entrato a far parte dell’esercito nordista come sergente e alla direzione di un campo di prigionia. Tuco e il Biondo vengono catturati dagli unionisti e portati proprio in quel campo, dove Tuco dice di chiamarsi Bill Carson e viene torturato dal caporale Wallace, rivelando a Sentenza il nome del cimitero. In seguito viene affidato a Wallace per essere nuovamente impiccato. Sentenza, per scoprire qual è il nome sulla tomba, propone al caporale di cercare insieme il denaro. Ma Tuco, durante il viaggio sul treno, riesce a uccidere Wallace e a fuggire, ritrovando gli altri in compagnia di cinque pistoleri della banda di Sentenza, e si unisce di nuovo al Biondo, sgominando tutta la banda, con Sentenza che si allontana dalla città devastata. Nuovamente per strada, i vecchi soci devono superare l’insormontabile ostacolo del ponte di Langstone, sul quale infuria la guerra; scoperti dai nordisti, fingono di volersi arruolare e il capitano Clinton (Aldo Giuffré), li informa che il ponte è strategico e che per prenderlo gli eserciti si sfidano da lungo tempo, sacrificando un altissimo numero di vite che l’ufficiale avrebbe voluto tanto risparmiare. Purtroppo però l’unica soluzione sarebbe quella di far esplodere il ponte rischiando un processo e una condanna per tradimento, idea adottata dai due, che però sono interessati solo a deviare il corso della guerra per proseguire. Temendo la pericolosità dell’impresa, Tuco e il Biondo si rivelano il segreto che hanno appreso da Carson. Il ponte esplode e il capitano muore ferito nell’ennesimo scontro.
Il giorno dopo della battaglia, Tuco ruba un cavallo e si precipita al cimitero, con il Biondo che lo raggiunge e lo minaccia con la pistola per fargli scavare nella tomba, però entrambi vengono raggiunti da Sentenza, che li tiene sotto tiro. Il Biondo mostra che nella tomba scavata ci sono solo resti di cadaveri, e suggerisce ai rivali un triello, dopo aver scritto sul fondo di una pietra il vero nome appreso da Carson. Viene ucciso Sentenza, che aveva la pistola scarica dall’azione notturna di Biondo, e Tuco è costretto a scavare nella tomba di fianco a quella prevalentemente trafugata di Stanton. I due prendono finalmente il denaro, ma il Biondo, per dividerli, gioca un ultimo pessimo tiro a Tuco, costringendolo a infilarsi un cappio al collo in equilibrio precario su una croce di legno, salvandolo però al loro solito modo, così come la loro collaborazione era iniziata.